Dopo mesi di rapporti glaciali, l’altro ieri Amministrazione e proprietà sono tornate a parlare di castello, ovviamente con un focus sulla sua possibile riapertura.
Il contenuto dell’incontro, che ha comunque segnato un riavvicinamento, è top secret.
Si può comunque ipotizzare che le parti si siano concentrate sulla bozza di convenzione a suo tempo predisposta, ma rimasta tale per via della rinuncia alla trattativa ade opera di Borgo Ducale Srl.
L’incontro dell’altra sera, cui era presente anche un legale della famiglia Romanin – Caliandro, si potrebbe definire come interlocutorio: facile che ne seguano degli altri, magari più incisivi se non proprio decisivi.
La questione è sempre la stessa: Amministrazione e comunità cittadina vorrebbero che il castello tornasse a a essere fruibile; la proprietà intende dal canto suo sfruttarlo per fini commerciali, per poter così pian piano rientrare dall’imponente investimento dell’acquisto.
Ci sarebbe dunque uno spiraglio d’intesa che dovrebbe poi necessariamente condurre a un compromesso, a un bilanciamento il più equo possibile degli interessi contrapposti.
Le bocche per ora restano cucite e non è dato neppure immaginare se e quando vi sarà la schiarita definitiva. L’impressione è che per questa estate non se ne farà nulla e che l’obiettivo sia quello di puntare alla riapertura al pubblico invernale. Il dialogo è però solo all’inizio.
