Sembrava una giornata tranquilla, come tante altre, quando quella tranquillità è stata squarciata da due spari che verso le 18 di mercoledì scorso hanno raggiunto Paolo Stasi, 19 anni, proprio sotto casa dei suoi genitori in via Occhibianchi a Francavilla Fontana.
Le ultime ore di Paolo le racconta il legale di fiducia della famiglia Attanasi:
“Cos’ha fatto quel giorno il povero Paolo? Direi nulla di anomalo, ovviamente basandomi su ciò che mi hanno riferito i genitori, che sono ovviamente molto provati e anzi comprensibilmente disperati a seguito della perdita di un figlio che amavano moltissimo. Paolo era rimasto a casa coi suoi per l’intera giornata, non era un ragazzo abituato a uscire moltissimo e fino ad allora infatti mercoledì scorso se n’era stato in tranquillità. Un giovane schivo ed educato, non avvezzo alle folle e nemmeno alla mondanità. Se fosse agitato? Mi hanno detto di no, sembrava tranquillo e persino sereno, non pareva percepire minimamente neppure in astratto ciò che poi gli sarebbe accaduto. Non ho idea del fatto che conoscesse il suo carnefice, ma che gli abbia aperto la porta induce a una tale deduzione, tutta da confermare e non spetta a me farlo. Ora attendiamo gli sviluppi e soprattutto gli esiti dell’indagine e della prossima autopsia, che contribuiranno a meglio definire il quadro di una vicenda che ha comprensibilmente scosso la comunità”.
Intanto, il prossimo 19 novembre il medico legale Raffaele Giorgetti dell’Università delle Marche eseguirà l’esame autoptico, così come da incarico della Procura. La famiglia Stasi nominerà come consulente di parte il dottor Donato Sardano.
Sul caso indagano i carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana al comando del capitano Alessandro Genovese e del sottotenente Giuseppe Marinotti (Norm) insieme coi colleghi del Nucleo investigativo di Brindisi, coordinati dal sostituto procuratore Giuseppe De Nozza.
