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Oria ha il suo primo candidato sindaco: Ardito. “In questo scenario politico siamo noi il nuovo”

Gli altri continuano a indugiare, mentre il centrosinistra si porta avanti e indica il suo candidato sindaco: Sergio Ardito, medico allergologo in pensione, torna sulla scena politica dopo 21 anni dal suo ultimo mandato, conclusosi nel 2001 dopo due mandati consecutivi.

La sua presentazione ufficiale si è tenuta ieri sera nella sede del Rione Castello in via Roma, dove c’erano altri ex amministratori locali cittadini – si pensi al prof Pino Malva e a Lorenza Conte, accompagnata da suo marito ex dipendente comunale Leonzio Patisso – e soprattutto il consigliere regionale Maurizio Bruno e il prof Francesco Fistetti, ex consigliere provinciale. Sono stati proprio Fistetti e Bruno, in quest’ordine, a benedire la candidatura di Ardito, consci del fatto che la “vera” sinistra debba rialzare la cresta e proporre un’alternativa credibile e competente rispetto allo status quo creatosi negli ultimi anni.


“Se questo è lo scenario, mi viene da pensare che noi rappresentiamo il nuovo e soprattutto il saper fare, perché in passato l’abbiamo dimostrato e quanto fatto da quelli dopo di noi testimonia un paragone impietoso: in qualche modo siamo costretti a riaffacciarci in politica”. Per Bruno, Ardito gode del pieno appoggio sia del Partito democratico regionale, sia di quello provinciale per la sua tradizione e la sua storia.

Intanto, movimenti e riunioni si registrano anche altrove. Si parla delle possibili candidature di altri ex quali Cosimo Ferretti e Cosimo Pomarico (il primo due volte sindaco, il secondo una) e del consigliere comunale Antonio Proto – da sempre sostenitore della Carone – che nei giorni scorsi ha incassato anche il placet di Fratelli d’Italia. Al di là delle ipotesi, dovrà ragionarsi sulle liste anche in funzione del nuovo sistema elettorale: con meno di 15mila abitanti, turno secco, lista unica con riserva di quote rosa (cinque donne su 16 candidati), niente disgiunto. Il candidato sindaco che prenderà più preferenze vincerà direttamente senza necessità di confrontarsi al ballottaggio col suo principale sfidante.

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