Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano negli insoliti panni di ministro di culto a benedire le fedi del matrimonio tra la coalizione Città Futura di Antonello Denuzzo e il Partito democratico di Maurizio Bruno, ieri sera, a Castello Imperiali. Si è parlato di continuità amministrativa necessaria per impedire il ritorno al potere del centrodestra, che sta continuando a organizzarsi e nei prossimi giorni ufficializzerà il suo candidato sindaco.
La stessa cosa farà il cosiddetto terzo polo che per ora è formato da Libera Francavilla e Azione Francavilla: il nominativo c’è, manca solo l’ufficializzazione. Tornando a ieri, oltre al ricandidato sindaco Denuzzo, al presidente Emiliano e al presidente della Provincia Toni Matarrelli, sono intervenuti i rappresentanti delle forze politiche che sosterranno il primo: Carmine Sportillo per il Pd, Angelo Prete per Idea per Francavilla, Mimmo Tardio per Articolo 9, Salvatore Giuliano per i 5 Stelle. Coordinatrice d’eccezione, la professoressa Anna Maria Padula (con esperienze amministrative proprio in quota dem).





Erano presenti anche altri esponenti politici del territorio, proprio come invitati a queste particolari nozze. Non erano presenti Maria Passaro, Anna Tagliente e Antonella Iurlaro, le ex assessore dimessesi dalla Giunta negli ultimi giorni e pronte a tuffarsi in una nuova avventura dopo non aver digerito l’ingresso in maggioranza dei democratici. Sempre nell’ottica della similitudine matrimoniale, si può dire che le tre hanno risposto alla celebre frase: “Se qualcuno non fosse d’accordo, parli ora o taccia per sempre”.
Discreta nel complesso la partecipazione popolare, anche in considerazione del fatto che il tutto si è tenuto in un normale martedì e a dispetto del detto superstizioso “di Venere e di Marte non ci si sposa né si parte”.
Se l’unione darà i suoi frutti, a maggio nascerà il secondo mandato per Denuzzo. Altrimenti, il rischio “divorzio” sarebbe poi dietro l’angolo.