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Ostetricia e ginecologia del Camberlingo a rischio chiusura, Amati (Azione): “Resistere, assumere, stoppare le fughe del personale con una riforma”

Qualche giorno addietro, il coordinatore cittadino di Azione Francavilla Fabio Zecchino ha affrontato il problema del reparto ginecologia e ostetricia dell’ospedale di Francavilla Fontana.

Il coordinatore cittadino ha assunto l’impegno di coinvolgere, immediatamente, sia il segretario provinciale del Partito Raffaele Pappadà, nonché soprattutto il commissario regionale Fabiano Amati ormai, esperto di problematiche della Sanità in Puglia e non solo.

Di seguito quindi un comunicato stampa del consigliere regionale Amati che propone anche valide soluzioni per mantenere in vita quel reparto.

“La piena funzionalità del reparto di Ginecologia di Francavilla Fontana serve all’intera Asl di Brindisi. 

In questo senso è apprezzabile lo sforzo del primario del Perrino Massimo Stomati, di fornire personale all’unita operativa del Camberlingo per garantirne la sopravvivenza. 

Come risolvere però il problema? Verrebbe da dire: se lo sbrighino Emiliano e quelli che accettano i suoi diktat tribali, per di più ospitando manifestazioni elettorali per promettere e magnificare il buon governo del futuro e chiudendo però gli occhi sulle inefficienze del presente. 

Fabiano Amati

Ma non m’appartiene questo stile. Per me, il diritto di denunciare il problema coincide con il dovere d’indicare una soluzione. 

E allora: occorre resistere per qualche giorno, con la collaborazione del reparto di ginecologia del Perrino, sperando di poter reclutare il personale necessario attraverso il concorso pubblico in scadenza nei prossimi giorni. 

Si spera, ovviamente, nella presentazione di candidati al concorso, così da coprire le carenze del personale. 

Qualora non dovessero presentarsi candidati, ovvero in numero insufficiente a coprire le necessità, occorrerà rivedere con urgenza il sistema del tutto irrazionale con cui si gestisce il reclutamento di personale a livello di singole ASL, assistendo al fenomeno delle migrazioni da azienda sanitaria ad azienda sanitaria, come se l’assistenza ospedaliera non fosse di rango regionale, ma provinciale se non addirittura condominiale. 

Infatti: la carenza di personale per la ginecologia di Francavilla Fontana – ma questo accade spesso per quasi tutte le unità operative delle aziende più piccole – è stata causata da procedure concorsuali attivate da altre aziende pugliesi, alle quali hanno partecipato medici già in servizio per la Asl di Brindisi. Per cui, l’aver superato il concorso ha determinato le dimissioni da Francavilla Fontana di alcuni medici, per poi prendere servizio presso altra azienda sanitaria pugliese. 

Siamo di fronte, insomma, a pendolarismo concorsuale con conseguenze paradossali: aziende sanitarie pugliesi che sottraggono personale ad altre aziende pugliesi. Come se ogni azienda sanitaria fosse un’entità autonoma. 

Bene, questo sistema è insostenibile. Il reclutamento e la gestione del personale devono essere centralizzati, garantendo la vicinanza alla propria residenza solo nel caso questo sia possibile, evitando così di lasciare a rischio chiusura unità operative importanti. I pazienti prima di tutto, si dice con tono retorico molto frequentato e poco praticato. 

Si avrà il coraggio di fare questa importante riforma? Spero di sì, perché è l’ora di mettere i diktat solo per raggiungere obiettivi di efficienza e non espedienti di mero potere.”

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