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La coalizione Denuzzo contro i fuoriusciti: “Scelta incoerente, immatura e fuga dalle responsabilità. Noi siamo la vera casa dei progressisti”

Di seguito un comunicato da parte delle forze politiche – 5 Stelle, Pd, Idea e Art.9 – che sostengono la ricandidatura del sindaco di Francavilla Fontana Antonello Denuzzo:

Martedì 7 marzo le forze progressiste di Francavilla Fontana Movimento 5 Stelle, PD e le liste civiche Idea per Francavilla e Art. 9 hanno siglato un accordo per l’avvio di un percorso politico unitario nel nome di Antonello Denuzzo.

Non una fusione a freddo o un laboratorio ma – così come sottolineato da Salvatore Giuliano (M5Stelle), Carmine Sportillo (PD), Angelo Prete (Idea per Francavilla) e Mimmo Tardio (Art.9) – una prova di maturità di una classe dirigente che ha messo da parte i personalismi per intraprendere un progetto naturale per il futuro della Città.

In questi anni, nonostante gli attriti frutto dell’esito delle urne nel 2018, si sono palesati un gran numero di punti programmatici comuni, pur nella differenza di vedute che caratterizza qualsiasi confronto politico. A dispetto di un racconto incentrato sui due indiscussi protagonisti, Antonello Denuzzo e Maurizio Bruno, il progetto ha preso vita grazie alla lungimiranza delle segreterie delle singole forze politiche che nel 2018 erano impegnate in fronti contrapposti.

I provvedimenti, adottati dall’attuale amministrazione comunale e avviati dalla passata giunta targata Bruno, presentano numerosi punti di contatto e hanno trovato il loro naturale sbocco nella continuità amministrativa che ha consentito, tra le altre cose, la realizzazione della rinnovata biblioteca comunale, la consegna dello stadio, l’apertura del palazzetto e la rigenerazione urbana del quartiere San Lorenzo.

Il motivo del rallentamento di questo percorso che ha danneggiato la Città privandola delle competenze provenienti da altre forze politiche progressiste si è palesato nelle ultime ore con le dimissioni di tre assessori della Giunta Denuzzo, tutte riconducibili alla nascita di un progetto alternativo a quello attualmente in corso.

In questo caso non resta che prendere atto, con enorme rammarico, che le ragioni personali, i rancori e l’odio continuano ad inquinare la politica recando danni incalcolabili alla Città. Ridurre la politica ad una campagna denigratoria o, peggio, ad una lotta contra personam è un cortocircuito che, come avvenuto nel recente passato, funziona esclusivamente in relazione ai vantaggi personali.

Non si possono dimenticare, per esempio, le vicende legate alle regionali. Qui, legittimamente, l’allora vicesindaca fu candidata nella stessa coalizione del PD a sostegno di Michele Emiliano, senza battere ciglio o manifestare particolari disagi. In quel frangente il campo largo era una necessità, un passo utile per raggiungere le proprie ambizioni politiche. L’intera coalizione che oggi è stata scaricata in quella circostanza ha lavorato per lei, senza calcoli o tornaconti.

Cosa è successo da allora non è dato saperlo.

Di certo la fuga dalle proprie responsabilità testimonia una immaturità da parte dei puristi, quelli che invocano l’unità del centrosinistra a livello nazionale e poi la picconano a livello locale. È impossibile non registrare le posizioni ambigue che si sono susseguite nelle ultime settimane, dall’esplicita apertura ad un centrosinistra unito nel corso del congresso del PD sino alle accuse di mancato dialogo interno alla maggioranza.

Ora che la casa dei progressisti c’è bisogna accelerare sui programmi e sulle idee perché qui non si discute di prossime elezioni, ma del futuro della Città in un contesto fluido e in rapida evoluzione.

Intanto, con senso di responsabilità il Sindaco e gli Assessori in carica sono al lavoro per chiudere gli importanti obiettivi fissati ad inizio legislatura. 

La nave in questi ultimi mesi non affonderà e arriverà in porto con responsabilità, abnegazione e sacrificio.   

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