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Ginecologia e Camberlingo, Curto (Fi): “Troppi errori negli anni, col centrodestra possiamo risollevare le sorti della sanità pugliese”

Di seguito una nota da parte dell’ex senatore Euprepio Curto (Fi):

“La vicenda della chiusura del reparto di ginecologia del nosocomio francavillese ha dato luogo ad alcuni commenti che sin troppo responsabilmente ci si limita a definire fuor di luogo.

In primis va detto che l’iniziativa fatta propria dal sindaco Denuzzo non precede, ma segue, la mia personale sollecitazione, fatta, ovviamente, non a titolo personale, ma in quanto dirigente del partito di Forza Italia.

Che il sindaco l’abbia fatta propria non può che comportare compiacimento, fermo restando che a nessuno è consentito ipotizzare che l’iniziativa – si ripete: assunta dal sindaco Denuzzo, ma ipotizzata da Forza Italia – possa costituire occasione per mere polemiche politiche.

D’altronde, tanti e tali sono gli argomenti, tecnici, programmatici e politici in possesso di Forza Italia e dell’intero centrodestra che seguire la via della sterile polemica politica costituirebbe atto di vero e proprio autolesionismo, a cui, ci si consentirà, non siamo per nulla vocati.

Ancor di più, a questa parte politica interessa preliminarmente sapere se vi siano, e quali eventualmente siano, gli elementi, concretamente verificabili, sulla scorta dei quali l’interruzione del servizio sarebbe fissata sino, e non oltre, la data del 15 maggio 2023.

Ossia, il giorno in cui si concluderanno le operazioni di voto per il rinnovo del Consiglio comunale di Francavilla Fontana e per la elezione del Sindaco.

Euprepio Curto

Se essi elementi saranno ritenuti idonei alla riapertura di ginecologia, nulla quaestio, cosicché responsabilmente se ne prenderà atto gioendo per il pericolo scampato.

Ma se, al contrario, tali elementi saranno ritenuti insufficienti a garantire la riapertura di ginecologia nell’ospedale francavillese dopo il 15 maggio, ebbene tutto ciò non potrà che essere considerato un insano tentativo di turlupinatura della intera città, oltre che di questa parte politica, a cui parrebbe molto chiaro il disegno di iniziare a sopprimere ginecologia, per poi proseguire con il progressivo smantellamento del Camberlingo.

In tal caso, qualcuno dovrà pur rispondere di tale perverso e intollerabile disegno. E, ovviamente, nessun tipo di protesta, purché ovviamente ricadente nell’alveo della civiltà e della democrazia potrà ritenersi precluso, tenuto peraltro conto che la sinistra sotto questo profilo non ha mai fatto sconti di sorta.
E di ciò le vicende dell’anno 2004 sono ancora impresse in molti di noi che le subimmo.

Gli è che da un lato stanno emergendo le responsabilità politiche conseguenti ad una scandalosa carenza di programmazione sanitaria, che trae le sue origini dalla contestata, e quindi mai attuata, razionalizzazione del sistema sanitario pugliese fortemente voluto nel 2003/2004 dall’attuale Ministro Raffaele Fitto all’epoca dei fatti Presidente della Regione Puglia, per poi giungere alla sciagurata decisione di Michele Emiliano di trattenere per sé l’assessorato regionale nei primi cinque anni del suo mandato, per poi affidarlo (rectius: affondarlo ) a Rocco Palese del quale le uniche performance di cui si ha conoscenza sono quelle legate ad una interpretazione iper burocratica del bilancio regionale.
Insomma, stiano tranquilli gli epigoni del moderatismo a un tanto al chilo.

Forza Italia e il centrodestra, da un lato, sono in possesso degli elementi culturali, politici e programmatici idonei a condannare la sciagurata gestione ormai – ahinoi – ventennale della sanità pugliese da parte del centrosinistra, nel mentre, dall’altro, sono in condizioni di offrire un modello di rilancio e di sviluppo della sanità pugliese.

Partendo da Francavilla, partendo dalla riattivazione del reparto di ginecologia”.

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