Di seguito una nota da parte della lista Futura (Attilio Ardito candidato sindaco) a proposito delle nomine degli scrutatori avvenute negli scorsi giorni a Oria, nomine e non sorteggi:
“Mentre nella vicina Francavilla Fontana, la Commissione elettorale decide di adottare il democratico metodo del sorteggio per la nomina degli scrutatori, a Oria si continua a preferire il metodo delle nomine, molto più utile in termini di consenso elettorale.
Si precisa come la lista Futura non abbia usufruito di alcuno spazio in tal senso poiché non presente nella commissione elettorale di riferimento, ma ciò non ci impedisce di esprimere la nostra totale contrarietà alla scelta effettuata, propugnando con forza la scelta del sorteggio. Le motivazioni sono plurime: innanzitutto, seppur consentito dalla legge, a nostro avviso è un metodo antidemocratico, che taglia fuori dalla “selezione” quei cittadini che non entrano nelle simpatie di chi nomina, veri e propri detentori di un potere esclusivo e pieni esecutori di interessi particolari che speculano sulle condizioni di fragilità di alcune persone.

Un’altra motivazione a sostegno della nostra posizione, forse la più importante, è di carattere culturale: in un paese dove il clientelismo ha affossato le sue radici in profondità abissali, continuare a concedere questi strumenti che favoriscono un accentramento delle decisioni non fa altro che sedimentare e consolidare la mala pianta di un sistema di potere ostile al principio di uguaglianza di tutti i cittadini, scelti nella fattispecie per pure scelte di collocazioni politiche.
Il baratto che si fonda sullo scambio voto/nomina scrutatore è un patto scellerato tra il potente di turno e il debole del momento, al quale andrebbe un aiuto diverso, non certamente il contentino temporaneo e anche insignificante. I potenti di turno si giustificheranno dicendo che preferiscono la nomina in quanto privilegerebbe “un’accurata selezione del gruppo degli scrutatori”; ora, sappiamo perfettamente che i criteri di scelta sono di tutt’altro genere e privilegiano unicamente l’allargamento del proprio bacino di consensi, facendo leva sulle esigenze economiche di chi patisce particolari momenti difficili. Rispetto a questa argomentazione che trasuda con arroganza tracotante una profonda disonestà intellettuale, noi rispondiamo con la nostra brevissima esperienza concreta: già da qualche giorno, le persone del nostro gruppo più competenti in materia di procedimenti elettorali, si sono offerti di tenere una serie di lezioni nella nostra sede affinché i meno esperti possano apprendere alcuni concetti base per svolgere con precisione e accuratezza il ruolo di rappresentante di lista.
Altresì, crediamo che anche nelle altre liste ci siano persone competenti ed esperti in materia: di conseguenza, si sarebbe potuto procedere con il metodo del sorteggio e poi, in seconda battuta, offrire il proprio bagaglio di conoscenze laddove fosse stato richiesto. Crediamo infatti nell’assoluta necessità che a tutti siano garantite le medesime condizioni di partenza, anche nel caso specifico, senza invece approfittare di una debolezza normativa per un ritorno utilitaristico in termini di consenso.
In definitiva, questa è stata l’ennesima occasione mancata per operare un processo di rinnovamento culturale della nostra comunità, ancora una volta violentata per interessi di bassa bottega che rischiano di bloccare quel processo di rinnovamento tanto invocato quanto respinto proprio da quella classe dirigente che ne dovrebbe indirizzare il percorso”.