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Giunta a Francavilla, a che punto siamo? Nomi, equilibri e ipotesi per il Denuzzo-bis. Bruno presidente del Consiglio sarebbe gratis

La questione è ancora tutta aperta, nonostante alcuni punti fermi sembrino esservi. La Giunta del mandato Denuzzo-bis a Francavilla Fontana tarda ad arrivare, ma le trattative sono in corso tra le forze politiche che hanno contribuito alla vittoria al primo turno del centrosinistra con a capo il sindaco uscente e il Partito democratico. L’ex assessore Nicola Lonoce (Idea) ha ufficializzato con un lungo post la sua uscita dai giochi, mentre diversi altri nomi restano in ballo per la futura composizione dell’esecutivo.

Il toto-nomi, si sa, è sempre una cosa un po’ così e caratterizza ogni post campagna elettorale. E, allora, i nomi che circolano sono questi, riportati in modo nudo e crudo oltre che in ordine sparso: Domenico Attanasi (Idea), Numa Ammaturo (Idea), Annalisa Toma (Pd), Carmine Sportillo (Pd), Annamaria Padula (Pd), Giuseppe Bellanova (èCivica), Gino Fanizza (èCivica), Sergio Tatarano (Art.9), Nicola Cavallo (Pd). Alessandra Latartara (Pd) preferirebbe – a quanto pare – rappresentare il suo partito solo in Consiglio comunale e non in Giunta.

Ci sono ovviamente diverse altre ipotesi e ambizioni in campo, ma alla fine i posti saranno quelli e dovranno essere decisi o concordati dal sindaco Antonello Denuzzo e dai suoi. Nel frattempo, il consigliere regionale Maurizio Bruno (Pd) potrebbe tenere per sé – e per il suo partito – la presidenza del Consiglio comunale in qualità di primo in assoluto degli eletti.

Una curiosità non indifferente: siccome Bruno percepisce già l’indennità dalla Regione, il suo incarico sarebbe a costo zero per le casse comunali ma pur sempre strategico per confermare un governo cittadino a trazione dem. Non mancano in ogni caso proprio tra i democratici aspettative e malumori rispetto agli equilibri che emergono. Nei prossimi giorni comunque dovrebbe esserci il “parto” definitivo dei nuovi assessori e di conseguenza dei componenti effettivi del Consiglio comunale, sempre in base ai ripescaggi indotti dalle nomine assessorili tra i consiglieri eletti.

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