Poco dopo mezzogiorno, il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha proclamato la capitale italiana della cultura 2027: Pordenone. Niente da fare, dunque, per Brindisi, che si era candidata così come Alberobello, Aliano, Gallipoli, La Spezia, Pompei, Pordenone, Reggio Calabria, Sant’Andrea di Conza e Savona. La capitale della cultura riceverà un milione di euro per portare avanti il progetto e ovviamente – si ricorderà, da queste parti, il caso Matera – tantissima visibilità e un un giro d’affari non indifferente anche in termini d’indotto. Essere capitale della cultura porta, insomma, tutta una serie di vantaggi. Brindisi aveva cullato questo sogno dall’estate del 2023, quando si era affidata a Chris Torch per il suo dossier. Sarà per un’altra volta. Intanto, si festeggia in Friuli Venezia Giulia e in una delle cittadine più benestanti e civili d’Italia.
Castello di Oria, la proprietà: «Non se ne fa nulla, insoddisfacente l’esito della conferenza di servizi»
Niente da fare. La proprietà del castello di Oria non ha intenzione di adeguarsi alle risultanze della conferenza di servizi finalizzata a consentire la realizzazione