Dopo l’incendio doloso di due auto della polizia locale della scorsa settimana, proseguono le iniziative dell’amministrazione per potenziale i dispositivi di legalità in quel di Oria. La presenza costante di pattuglie delle forze dell’ordine è un fatto a sé stante. I “decreti sicurezza” del sindaco Cosimo Ferretti e dei suoi procedono in parallelo ma nella stessa direzione, tant’è nei giorni di poco successivi all’attentato sono giunte due auto – una Dacia Sandero e un fuoristrada Land Rover – dal Comando di Brindisi e anche il “prestito” a turno di nuovi agenti dai Comandi dell’intera provincia, coordinati dal comandante del capoluogo Tonio Orefice. Ciò, secondo gli accordi seguiti a quell’attacco alle istituzioni di martedì 25 marzo.

Nel frattempo, oltre a due nuove auto proprie, sono state decise anche altre cose. Come per esempio il noleggio per 36 mesi (con possibilità di riscatto finale) al costo di circa 21mila euro di un dispositivo “autoscan”, che servirà a rilevare infrazioni in movimento; e per movimento s’intende sia quello dei mezzi che monteranno il dispositivo, sia quello dei veicoli scansionati con questi ultimi che potrebbero trovarsi persino in sosta. Qual è il compito dell’autoscan? In realtà, fa contemporaneamente più di una cosa: controlla copertura assicurativa, revisione, velocità, infrazioni come doppie file, sosta o fermata in divieto, ecc. Insomma, un occhio – per quanto elettronico – decisamente vigile.

Non finisce qui. Dopo quanto accaduto, si ritiene necessario aumentare anche i dispositivi di protezione degli agenti che quotidianamente si trovano per strada ad affrontare i rischi del traffico oritano. Di qui l’idea – tutta da verificare, ma i fondi sono stanziati – di dotare gli agenti di: giubbotti antiproiettili, spray al peperoncino, sfollagente e qualcuno ipotizza persino taser per l’autodifesa (tutto ciò, ovviamente, dopo corsi di formazione ad hoc). Sempre se fosse.
Se c’è qualcosa che non sta mancando, comunque, è la reazione a pie’ sospinto ai fatti della settimana passata. Qualcuno – anche all’interno della stessa maggioranza – sostiene che la reazione sia anche eccessiva, ma la linea è tracciata: è pertanto, al momento, quella dell’intransigenza e della legalità a tutti i costi. Intanto, è ancora caccia aperta ai due attentatori.