Consigliere Mastromarino (M5S): «A Francavilla ci sono scuole di serie A e B?». Presentata mozione per piano triennale potature e tutela arborea

“A Francavilla ci sono scuole di serie A e scuole di serie B”. È l’accusa, netta e senza mezzi termini, lanciata dal consigliere comunale del MoVimento 5 Stelle Davide Mastromarino, che interviene dopo le polemiche nate da un post su Facebook della ex segretaria dell’Udc (Alessandra Vacca). Il post denunciava “giustamente” in data 29/04 lo stato di abbandono del verde nel plesso scolastico “Giuseppina Di Summa” di via Quinto Ennio.

“La risposta dell’Amministrazione non si è fatta attendere: l’assessora all’ambiente, al verde e al benessere animale si è precipitata personalmente sul posto per far tagliare l’erba, ed oggi 30 aprile , a meno di 24 ore dalla segnalazione si sta intervenendo in loco”.

“Un intervento – denuncia Mastromarino – che somiglia a un ‘servizio a chiamata’ e che rischia pericolosamente di sconfinare nel clientelismo più becero”.


“Questi interventi devono essere programmati per modi e tempi, ed effettuati senza distinguo, offrendo tutte le scuole, indistintamente, la stessa opportunità.

Il consigliere 5 Stelle sottolinea come la situazione di degrado del patrimonio arboreo non sia un caso isolato, ma riguardi tutte le scuole di Francavilla Fontana e i parchi. “Gli spazi esterni, in queste condizioni, sono inutilizzabili. I nostri bambini non possono vivere serenamente le aree verdi delle scuole. È inaccettabile”.

Per questo motivo, Mastromarino annuncia di aver presentato una mozione che sarà discussa nel prossimo consiglio comunale del 7 maggio: si tratta della proposta di un piano triennale delle potature e di tutela del patrimonio arboreo. “Uno strumento di programmazione – spiega – che possa finalmente garantire interventi ordinati, equi e non più legati alla visibilità mediatica o alla segnalazione del momento”.

“La linea di inadeguatezza con cui si continua a operare in questo ambito – conclude il consigliere – non fa altro che affondare la nostra comunità, abituandola al degrado, all’incuria e alla bruttezza oltre che a una pericolosissimo status di inopportunità. È tempo di cambiare rotta, o, per qualcuno/a di andare a casa…” 

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