Emergency: manifesti sessisti per il Giro d’Italia. Il sindaco: grazie per l’attenzione, ma restano dove sono

“Dietro ogni curva, un sogno in rosa”.

Torre Santa Susanna è uno dei comuni del Brindisino che nei prossimi giorni – in particolare, martedì 13 maggio – saranno attraversati dalla carovana rosa del Giro d’Italia. E, per l’occasione, nel paese sono comparsi diversi manifesti che hanno fatto storcere il naso all’associazione umanitaria Emergency. Con una nota, Giovanni Giodice ha fatto presente che il fondoschiena di una giovanissima coi pantaloncini tinti di rosa non fosse proprio il massimo in quanto a rispetto dei diritti delle donne.

Una tematica che a Emergency sta particolarmente a cuore, come in generale quelle sulla tutela dei diritti di persone e donne. Secondo l’associazione, insomma, quei manifesti sono sessisti e andrebbero rimossi. Con una tempestiva comunicazione, lo scorso 7 maggio il rappresentante di Emergency ha scritto al sindaco di Torre Santa Susanna Michele Saccomanno e al comandante della polizia locale Vincenzo Serpentino per fare presenti i suoi pensieri a riguardo.

Tra le altre cose, l’associazione umanitaria – che fu di Gino Strada – ha scritto:

«EMERGENCY da oltre 30 anni, oltre a portare assistenza medico-chirurgica alle vittime delle Guerre, povertà e fame, promuove una cultura di PACE e rispetto dei DIRITTI UMANI sia nei Paesi del Mondo in cui opera che in Italia. 

EMERGENCY è impegnata quotidianamente nella cura e nella difesa dei diritti delle donne dall’Afghanistan, al Sudan, alla Palestina, fino alle nostre città. 

Il rispetto dei diritti delle donne (in particolare) e dei diritti umani (in generale) deve essere una pratica quotidiana, per superare le disuguaglianze di genere nella nostra società e rompere con l’eredità culturale maschilista e sessista del nostro Paese. 

È indispensabile un profondo cambio culturale della società per eliminare stereotipi e discriminazioni di genere e educare le giovani generazioni alla parità di genere».

Inoltre, anche un cenno al codice della strada: «Il Codice della Strada all’art.23 comma 4bis vieta sulle strade e sui veicoli qualsiasi forma di pubblicità il cui contenuto proponga messaggi sessisti o violenti o stereotipi di genere offensivi […] ».

Di qui la richiesta di rimozione subitanea degli stampati.

Il primo cittadino torrese, Saccomanno, non ha tardato a fornire all’indomani (8 maggio) la propria risposta di diniego:

«Gentilissimo,

apprezzando l’attenzione rivolta agli annunci festosi per il “Giro d’Italia”, che ci onora dell’attraversamento del nostro paese, si rileva, che nella opinione riscontrata nei cittadini consultati non vi è stata nessuna rimostranza di provocato scandalo, ma anzi apprezzamento per la bellezza del manifesto oggetto della Vostra considerazione. Si nota, altresì, che il manifesto in oggetto è ben esposto e conservato all’interno di pubblici esercizi. Distinti saluti».

Queste le due posizioni in assoluta antitesi e sulle quali ciascuno può farsi una personale idea. Intanto, il manifesto incriminato è quello pubblicato nell’anteprima dell’immagine a corredo di questo post.

Sul caso, intanto, si è espresso così il deputato Pd Claudio Stefanazzi:

«C’erano tanti, tantissimi modi per promuovere lo storico passaggio del Giro d’Italia per il nostro territorio e per la sua città, ma il primo cittadino di Torre Santa Susanna ha scelto di farlo proprio nel peggiore possibile: con un manifesto che raffigura una donna in topless, accompagnata da un frase più che equivoca. Insomma, un claim perfettamente coerente con lo stile machista di Fratelli d’Italia»

«Spiace dirlo e sono rammaricato per la comunità che rappresenta ma con quel manifesto il Sindaco Saccomanno ha clamorosamente bucato e, ancor prima che il Giro inizi, si è già aggiudicato la maglia rosa della vergogna».

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