Se fossero stati sorteggiati, si potrebbe parlare di fortuna. In realtà, come consentito dalla legge e quindi pienamente legittimo, la Commissione elettorale comunale ha ieri indicato i 39 scrutatori in occasione del referendum del prossimo 8 e 9 giugno (cinque schede e un discreto gruzzolo, rispetto all’impegno da profondere).
La commissione elettorale comunale – composta dal sindaco Cosimo Ferretti, dai consiglieri Emilio Pinto e Daniela Capone e dal consigliere Antonio Metrangolo per l’opposizione – ma sostituito nell’occasione da Alfonso Panzetta – hanno fatto le proprie scelte.
Soltanto Futura, rappresentata in Consiglio comunale dal consigliere Attilio Ardito, ha proceduto al sorteggio tra una platea di iscritti a un form per chiedere la disponibilità a studenti e disoccupati (estratti a sorte a propria volta).
Si ripete: è assolutamente legale sia nominare che sorteggiare.
Si riporta qui di seguito un elenco coi cognomi dei prescelti dai vari consiglieri, ma si riscontra una intempestività (al limite dell’ostruzionismo) da parte del Comune nel rendere note le scelte effettuate nel nome di una privacy inesistente quando si parla di “elezioni” (quelle degli scrutatori in questo caso) pubbliche.
Nota a margine importante: Futura ha sorteggiato i suoi tre slot (tra disoccupati e studenti), mentre tutti gli altri movimenti politici hanno scelto legittimamente di nominare le proprie pedine.
