Dopo poco più di due mesi dall’incendio doloso che distrusse due auto della polizia locale di Oria, ancora non si conoscono i nomi dei responsabili: dalle telecamere di sorveglianza emerse come fossero almeno due, giunti e fuggiti a bordo di un’auto scura. Non si tratta di un caso chiuso, anzi. I carabinieri del Nucleo investigativo di Brindisi, della Compagnia di Francavilla Fontana e della Stazione di Oria sono tuttora al lavoro, coordinati dalla Procura, per raggiungere elementi di prova il più certi possibile.
Il tempo concesso dalla legge per indagini complesse e ben lungi dall’essere spirato. Intanto, però, a prescindere dall’inchiesta o comunque quali spunti d’interesse della stessa, emergono alcuni preventivi richiesti – in tempi non sospetti – dal Comando di via Epitaffio (quartier generale degli ex vigili urbani) per implementare sicurezza ed efficacia del servizio quotidiano. Gli agenti – documenti alla mano – intendevano dotarsi di “armamenti” quali pistole con annesso munizionamento, ma anche di premunirsi in caso di problemi con un corso ad hoc di difesa personale.
Secondo documenti, all’indomani del 25 marzo, la Giunta deliberò di prelevare dal fondo di riserva 15.640 euro, di cui 14.260 euro per “corredo e casermaggio operatori di vigilanza” (spray al peperoncino, bastoni estensibili “sfollagente”, giubbotti antiproiettile, manette con preventivo del 22 febbraio da parte di una ditta di Taranto) e 1.380 euro per “spese per la partecipazione operatori polizia locale corsi di formazione”. Dello stesso giorno, ossia il 26 marzo, un preventivo pari a 1.380 euro giunto al Comando della polizia locale da un’associazione sportiva dilettantistica con sede a Lecce per “corsi di difesa personale secondo il metodo police, una specialità destinata all’addestramento specifico del corpo di polizia”.
Un corso intensivo di 16 ore destinato a otto partecipanti (Oria dispone di otto agenti) per impartire “tattiche e tecniche specifiche atte a garantire la difesa di terze persone (intervento casuale o servizio di scorta), l’apprendimento di tecniche di fermo, perquisizione, bloccaggio e controllo, disarmo, estrazione e protezione arma, ammanettamento e trasporto in sicurezza, abilitazione all’uso del bastone estensibile e dello spray urticante”. Ma anche: cadute, pugni, tecniche a mano aperta, calci, tecniche di gomito, proiezioni e atterramenti, prese e trascinamenti, ecc. Persino nozioni di lotta.
Per quanto concerne le pistole, l’emissione del preventivo da parte d’armeria con sede a Cellino San Marco risale al 17 marzo: dieci pistole marca Beretta calibro 9×19 al costo di 557,38 euro l’una per un totale di 5.573,77 euro. E poi anche 200 cartucce dello stesso calibro marca “Geco” al costo di 0,25 euro l’una per un totale di 49,18 euro. In tutto, compresa Iva: 6.860 euro.
La polizia locale di Oria è sprovvista di pistole di servizio da circa dieci anni o forse più e comunque per autorizzarne il riarmo – se così si può definire – sarebbe in ogni caso necessario fare un passaggio in Consiglio comunale. Che finora, comunque, non c’è stato.
Nel frattempo, era stato anche concretizzato il noleggio per 36 mesi al costo di 472 euro al mese (16.992 euro netti) di un “Autoscan Capture”; al termine del periodo di noleggio, tre opzioni: restituzione delle apparecchiature; proseguimento del noleggio; riscatto alla modica cifra di un euro più Iva. Non è chiaro poi se l’apparecchio – capace di catturare in tempo reale ogni “peccato” automobilistico, dai parcheggi in fallo ad assicurazioni e revisioni scadute – sia stato noleggiato o meno. Di fatto, tutto l’iter è riportato in una determinazione dirigenziale datata primo aprile.
L’organico della polizia locale – dopo anni e anni di problemi – sembra essere a posto anche in vista della prossima stagione estiva grazie anche al supporto dei colleghi degli altri comuni (sono ancora in uso due veicoli concessi in comodato da Brindisi e collaborazioni in termini di personale). Carte alla mano, forse vi era il sentore preventivo che qualcosa potesse andare storto anche prima di quel maledetto 25 marzo.
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