Di seguito una nota da parte di Euprepio Curto, già senatore della Repubblica e attualmente consulente esterno della Commissione antimafia:
Soffermarsi, sia pure rapidissimamente, sulla vicenda della Cooperativa L’Ala, al sol fine di infierire sull’Amministrazione Denuzzo, è uno sport che non ci attrae affatto.
Sollecitare la stessa ad una maggiore prudenza allorquando garantisce la propria presenza ad inaugurazioni e a marce, qualunque siano gli scopi esteriori per i quali vengono organizzate è esercizio inutile, tanta è la refrattarietà del vertice amministrativo locale a recepire e a far tesoro dei disinteressati suggerimenti di chi è fuori dal cerchio magico.
Epperò sulla vicenda della Cooperativa L’Ala, protagonista solo qualche giorno fa di una roboante inaugurazione dell’asilo L’Alabù alcune brevissime considerazioni vanno necessariamente fatte.
La prima. Stando ai bene informati, la Cooperativa avrebbe dichiarato – falsamente/erroneamente: non sta a chi scrive, dirlo – di essere in possesso della disponibilità in comodato d’uso di spazi esterni di proprietà comunale per una superficie di mq 115.
Fatto non vero in quanto la procedura di avviso pubblico per la concessione di quello spazio non era ancora conclusa. Pertanto, molto temeraria appare la tesi a sostegno della ipotetica buona fede da parte della cooperativa, e cioè che in quella procedura era presente una sola concorrente, e cioè essa stessa, sicché di quello spazio avrebbe acquisito automaticamente la disponibilità.
Una presunzione frutto – nel migliore dei casi– di ignoranza normativa. Nella peggiore, frutto di presunzione politica.
Fatto è che nella data procedura di gara la Cooperativa L’Ala ha dichiarato il falso. Sicché a tale condotta – fermi restando altri, diversi e delicatissimi profili – nelle more del definitivo accertamento dei fatti, dovrebbero seguire i più opportuni provvedimenti amministrativi. Primi fra tutti, la segnalazione all’ANAC, anche ai fini della eventuale iscrizione nel casellario informatico, con pedissequa eventuale esclusione della Cooperativa dalle procedure di gara e dagli affidamenti in sub appalto per tutta la durata dell’arco temporale previsto per legge.
Se il Responsabile dell’Anticorruzione ha provveduto, batta un colpo!