Dipendenza da smartphone tra gli adolescenti (anche crisi d’astinenza con ricovero): docenti propongono un “Patto educativo digitale”

La dipendenza da smartphone tra gli adolescenti è un fenomeno sempre più “urgente e pervasivo”, che richiede un’azione congiunta e decisa da parte di scuola, famiglia e istituzioni. È l’allarme lanciato dal professor Romano Pesavento, Presidente del Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina “Diritti Umani” (CNDDU), a seguito di episodi preoccupanti come il recente ricovero per crisi d’astinenza da smartphone di un giovane all’Ospedale San Luigi di Orbassano.

“Non si tratta più di semplici ‘eccessi giovanili’, ma di una forma di dipendenza che può modificare i circuiti cerebrali, ridurre le funzioni cognitive e avere conseguenze psicologiche rilevanti,” dichiara il professor Pesavento. Il CNDDU sottolinea come il cosiddetto “Problematic Smartphone Use” (PSU), pur non essendo ancora un disturbo clinico riconosciuto, colpisca tra il 10% e il 30% degli adolescenti, manifestandosi con ansia in assenza del dispositivo, isolamento sociale e calo del rendimento scolastico.

I dati presentati dal CNDDU sono allarmanti: il 64% dei giovani usa lo smartphone in modo continuativo, il 57% fino a tarda notte compromettendo il sonno, e il 30% ammette un impatto negativo sulla propria vita. Preoccupante anche il fatto che il 40% dei giovani preferisca i contatti online a quelli dal vivo. L’età media del primo telefono è scesa a 9 anni, con quasi la metà dei bambini di 10-11 anni già attivi sui social, portando a difficoltà di concentrazione (segnalate dall’82% degli insegnanti), disturbi del sonno e un aumento del cyberbullismo.

Tuttavia, un segnale “sorprendente, e forse incoraggiante,” proviene dagli stessi giovani. Il professor Pesavento cita il saggio “The Anxious Generation” di Jonathan Haidt, che rivela come il 45% dei ragazzi sotto i 25 anni non regalerebbe uno smartphone a un figlio prima dei 14 anni e molti sarebbero disposti a rinunciare ai social più popolari.

Di fronte a questo scenario, il CNDDU propone l’introduzione di un “Patto Educativo Digitale”. “Il solo divieto d’uso dei cellulari durante le lezioni non basta – afferma Pesavento – se non è accompagnato da un progetto educativo ampio e condiviso, che coinvolga attivamente scuola, famiglia e istituzioni. Non basta ‘vietare’: bisogna insegnare a usare consapevolmente la tecnologia, promuovendo il pensiero critico, l’autonomia e il benessere emotivo.”

Il Patto Educativo Digitale si baserebbe su principi concreti:

  • Introduzione di regole condivise sull’uso degli smartphone a scuola.
  • Promozione di percorsi di educazione digitale per gestire tempo, notifiche, algoritmi e privacy.
  • Formazione specifica per docenti e genitori sui rischi dell’iperconnessione.
  • Attivazione di sportelli psicologici scolastici competenti anche sulle nuove dipendenze.
  • Valorizzazione di app e strumenti etici, come Clearspace, che aiutano a limitare l’uso compulsivo del telefono.

Il CNDDU suggerisce anche l’introduzione obbligatoria di sistemi come le custodie Yondr, già sperimentate in alcune scuole italiane, per bloccare l’uso dello smartphone durante le lezioni senza sottrarlo fisicamente agli studenti.

Il professor Pesavento conclude sottolineando l’importanza di un cambiamento culturale profondo che parta dalla famiglia, dove uno stile educativo basato su comunicazione, ascolto e sostegno emotivo si rivela più efficace di approcci punitivi. “Serve un’alleanza educativa, non solo norme e controlli. Serve aiutare i ragazzi a capire, non solo proibire. Serve riscoprire il valore della relazione autentica, del tempo libero non mediato da uno schermo, delle esperienze concrete.”

Il CNDDU invita scuole, genitori, istituzioni educative e studenti a una riflessione comune sul ruolo della tecnologia, chiedendo che l’educazione digitale sia affrontata con la serietà e la visione sistemica che merita. “Solo attraverso un’azione condivisa sarà possibile restituire ai nostri ragazzi un presente più libero, più consapevole e più umano.”

Resta aggiornato

Iscriviti alle nostre newsletter

WP Twitter Auto Publish Powered By : XYZScripts.com