Oria, consiglieri opposizione: «Trasparenza e tempi amministrativi, qualcosa non torna. L’amministrazione prima fa e poi autorizza»

Di seguito alcune considerazioni da parte dei consiglieri comunali di opposizione a Oria Lucia Iaia, Attilio Ardito, Antonio Metrangolo, Alfonso Panzetta e Antonio Proto:

Nei giorni scorsi è stata pubblicata sull’Albo Pretorio una determina relativa all’acquisto di banner pubblicitari per promuovere il territorio. Fin qui tutto normale, se non fosse per un dettaglio che ci ha lasciati molto perplessi. I banner in questione, dedicati alla promozione turistica della Città di Oria, sono stati installati e mostrati pubblicamente già il 9 maggio 2025, mentre la determina comunale che ne autorizza e finanzia l’acquisto è datata 15 maggio 2025, quindi successiva sia all’installazione che all’evento stesso per cui sono stati realizzati.

In parole semplici: i banner sono stati acquistati e montati prima ancora che esistesse un atto ufficiale che ne autorizzasse la spesa e l’affidamento. Un fatto grave, che solleva dubbi sull’organizzazione e sulla correttezza amministrativa.

Questi banner rappresentano l’unico (e tardivo) tentativo dell’Amministrazione di dare visibilità al passaggio del Giro d’Italia. In quei giorni, infatti, l’Amministrazione è stata sommersa dalle critiche dei cittadini, perché – a differenza dei comuni vicini – a Oria non è stato fatto nulla di concreto per accogliere e valorizzare l’evento. Solo due banner affissi il 9 maggio e qualche bandierina sistemata frettolosamente la mattina stessa del 13. A peggiorare la situazione, durante la diretta RAI Oria non è stata nemmeno nominata al passaggio dei ciclisti.

Questo episodio dimostra chiaramente una mancanza di programmazione e organizzazione. Il passaggio del Giro era noto da mesi. Altri comuni si sono attivati per tempo, contattando le redazioni, inviando testi e contenuti per raccontare il proprio territorio in diretta nazionale. A Oria, invece, tutto è stato improvvisato e, come se non bastasse, si è proceduto aggirando le regole, come dimostrano le date della determina e dei preventivi di spesa.

Purtroppo, questa Amministrazione sembra ormai abituata ad agire secondo logiche proprie, come se le regole fossero un ostacolo da aggirare piuttosto che strumenti da rispettare. Ma così si incrina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e si indebolisce la trasparenza della gestione pubblica.

Le regole esistono per garantire equità, correttezza e rispetto del denaro pubblico. Ogni iniziativa – anche condivisibile nei fini – deve essere portata avanti nel rispetto rigoroso della legalità.

Chiediamo chiarimenti immediati all’Amministrazione Comunale e ci auguriamo che episodi del genere non diventino la norma.
Il decoro istituzionale si misura anche – e soprattutto – dal rispetto delle date e delle procedure. 

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