Nella suggestiva cornice di Porto Cesareo, la dottoressa Nazarena Savino (27enne di Erchie) è stata insignita del prestigioso premio “Alto Riconoscimento Virtù e Conoscenza” sabato 21 giugno, un tributo che celebra non solo l’eccellenza professionale ma anche un profondo impegno etico e sociale. Questo riconoscimento, come sottolineato nella motivazione ufficiale, è un omaggio a figure che coniugano sapere e integrità, trasformando la propria esistenza in una fonte di ispirazione e cambiamento per la società.
Savino è stata premiata con una motivazione toccante e articolata: “Donna di Alta Moralità, plurilaureata, esempio straordinario di determinazione e resilienza, per la sua appassionata attività nel campo dell’architettura, dell’inclusività e dell’accessibilità; per il suo infaticabile impegno nella promozione della dignità, libertà e autonomia di ogni individuo; per la sua mirabile opera educativa volta a far vedere le persone con disabilità come parte integrante della società, capaci di contribuire ed arricchire il mondo.” Il Premio “Virtù e Conoscenza” non è, infatti, un semplice attestato accademico o professionale, ma un riconoscimento alle eccellenze del Mediterraneo, a coloro che sanno fondere intelligenza e cuore, tramutando il proprio percorso in uno strumento di autentico progresso e ispirazione per gli altri.

Un esempio lampante del suo impegno è il progetto “Archeodisability”, attraverso il quale Savino porta nelle scuole, nei musei e in tutti gli spazi dedicati alla conoscenza un messaggio dirompente: la cultura è sinonimo di inclusione e libertà. Un’iniziativa particolarmente significativa in questo contesto è la traduzione della Divina Commedia nella lingua dei segni, che rende l’opera di Dante accessibile anche a coloro che spesso sono esclusi dalla narrazione culturale tradizionale. Questo dimostra concretamente come l’arte e la letteratura non debbano essere appannaggio di pochi, ma debbano invece risuonare con ciascuno, abbattendo ogni barriera.
L’impegno di Savino si estende anche ai suoi canali social, dove offre suggerimenti preziosi non solo per affrontare le barriere architettoniche, ma anche quelle invisibili, di natura sociale e comunicativa. Qui condivide strumenti e applicazioni utili, in particolare per le persone nello spettro autistico, favorendo la lettura e l’autonomia. Il suo messaggio è chiaro e perentorio: l’accessibilità non è un favore, ma un diritto inalienabile di ogni individuo.
Come ama ripetere lei stessa: “Dobbiamo abbinarci alla cultura”. Un’espressione che funge da vero e proprio invito a intrecciare la propria vita con il sapere, poiché è la cultura che ci rende liberi, proprio come una farfalla che sboccia dal bozzolo e prende il volo. Un simbolo evocativo che racchiude in sé la crescita, la bellezza intrinseca della diversità e la potenza trasformativa dell’inclusione.