Undici persone sono state iscritte nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta relativa al crollo di un edificio avvenuto prima dell’alba del 30 agosto 2024, in via Francavilla Fontana, non lontano dal centro di Latiano.
Il pubblico ministero del tribunale di Brindisi, Giovanni Marino, ha emesso un avviso di accertamenti tecnici non ripetibili, finalizzato a una consulenza che sarà effettuata direttamente sul sito dove tuttora giacciono le macerie di quello che, fino a circa un anno fa, era un negozio di casalinghi (detersivi e altro). Per determinare le cause esatte del cedimento del fabbricato, che affaccia anche su via Manzo e via Morgese, il prossimo 2 luglio è previsto il conferimento dell’incarico a due professionisti esperti: il geometra Francesco Pierpaolo Clary e l’ingegnere Rodolfo Burattini.
Tra gli indagati figurano i precedenti e gli attuali proprietari dell’immobile, oltre ai tecnici che nel corso degli anni si sono occupati delle modifiche strutturali apportate al fabbricato. Tutti sono chiamati a rispondere dell’accusa di concorso in crollo colposo di costruzione e avranno la facoltà di nominare propri consulenti di parte per assistere agli accertamenti.
Fortunatamente, il crollo non provocò alcun ferito, ma si trattò – appunto – di una fortunata coincidenza. Questione di ore: se il cedimento fosse avvenuto durante l’orario di apertura del negozio, le conseguenze sarebbero state molto probabilmente drammatiche. Lo stabile di due piani, con un deposito annesso, ospitava un grande negozio di articoli casalinghi e la sua totale implosione ha lasciato un cumulo di macerie che per mesi ha interdetto al traffico la zona centrale del paese. Solo lo scorso dicembre, l’amministrazione comunale è riuscita a riaprire la strada al traffico, seppur a senso unico. Nel periodo immediatamente successivo al crollo, si erano registrati anche spiacevoli episodi di sciacallaggio tra i detriti.
Per la perizia tecnica, mercoledì 2 luglio, alle ore 9 sarà conferito l’incarico al geometra Clary e all’Ingegnere Burattini. Spetterà loro, contestualmente, il compito di analizzare le macerie e l’area circostante per ricostruire la dinamica e le ragioni del collasso, anche procedendo a ritroso nel tempo.
È importante specificare come, proprio grazie alla comunicazione di questo accertamento tecnico irripetibile, agli indagati sia possibile meglio difendersi anche – se ritenessero – nominando consulenti tecnici di parte, autorizzati a stare sul posto ed eventualmente a formulare e mettere a verbale obiezioni durante la perizia dei consulenti d’ufficio nominati dalla Procura.
Nello specifico, i nominativi coinvolti sono quelli di: Cosimo Longo, difeso dall’avvocato Francesco Damasco; Cosimo Nitti, difeso da Massimo Manfreda; Angelo Maiolino, difeso dall’avvocato Massimo Giacomo Ciullo; Giuseppa Longo, difesa da Giancarlo Camassa; Roberto Longo, difeso da Emilio Lucisani e Umberto Bardicchia; Martina Longo, difesa da Giancarlo Camassa; Leonardo Chionna, difeso anch’egli da Giancarlo Camassa; Giovanni Rubino, difeso da Gianfrancesco Castrignanò; Cosimo Palumbo, difeso da Umberto Bardicchia; Pietro Ciciriello, difeso da Donato Manelli, così come Giuseppe Di Gironimo. Ciciriello, francavillese, è il legale rappresentante della società gestrice dei punti vendita degli articoli per la casa, mentre Di Gironimo – anch’egli francavillese – è il responsabile del punto vendita fatalmente crollato quella notte.
È persino inutile precisare che, specie in questa fase delle indagini e comunque fino a un’eventuale condanna definitiva, tutti gli indagati (che non sono neppure imputati e potrebbero mai esserlo) sono da presumersi innocenti.