L’ennesimo incontro – sicuramente non conclusivo, ma importante – sulla riapertura del castello è andato in scena nel pomeriggio di ieri al municipio di Oria. Le parte si sentono e a volte s’incontrano ormai da tempo, con un obiettivo comune: restituire il monumento alla fruibilità pubblica nel modo reciprocamente più vantaggioso possibile.
Nessuno si sbilancia e ormai le bocche restano perlopiù cucite, ma l’intesa sembra a un passo. Si ragionerebbe perlopiù su aspetti di natura legale, prima di procedere al passo dei passi: la deroga in Consiglio comunale, dove buona parte dei consiglieri (non solo di maggioranza) sarebbe disposta a fare la propria parte dicendo di sì pur di porre fine a questa storia infinita.
Nel corso dell’incontro di ieri, oltre alla proprietà (Borgo Immobiliare Srl) rappresentata nell’occasione da Giuseppe ed Emanuela Romanin e dagli avvocati Francesco e Ferdinando Silvestre, erano presenti per l’amministrazione comunale il sindaco Cosimo Ferretti, la consigliera comunale con delega al contenzioso (castello compreso) Daniela Capone, il presidente del Consiglio comunale Giancarlo Marinò e il funzionario Glauco Caniglia.
Solo le persone sopra indicate sono in possesso di una bozza più o meno definitiva dell’accordo che potrebbe sbloccare ogni cosa, dopo la “bocciatura” da parte dei proprietari della conferenza di servizi che puntava a realizzare nel maniero in primis un museo e secondariamente un bar e un ristorante con precise limitazioni.
Limitazioni niente affatto gradite alla famiglia Romanin-Caliandro, tiratasene presto fuori invocando – semmai – altre strade per poter anche realizzare in quei luoghi ricevimenti e feste.
Una concessione che pare starebbe per stagliarsi all’orizzonte, con buona pace di quasi tutti, e che in fondo era quella cui lavorò a suo tempo anche l’amministrazione dell’ex sindaca Maria Lucia Carone.
I dettagli, prima o poi, dovranno essere resi noti nel nome di quella trasparenza che non solo deve interessare ciascun componente dell’amministrazione ma anche e soprattutto i cittadini.
L’accordo sembra, a questo punto, a pochi passi e già si fantastica sul poter utilizzare a stretto giro quel “vascello natante nell’aria” per iniziative pubbliche.
Un po’ come si dice per il calciomercato, si sarebbe quasi alle firme.