Una tragedia, due funerali. Di sabato pomeriggio l’ultimo saluto ai due cugini Sternativo, morti insieme una settimana fa a causa di un incidente stradale lungo la provinciale che collega Francavilla Fontana e Ceglie Messapica. Ad accoglierli e a salutarli, oltre alle famiglie, una marea di gente: tanti amici giunti con musiche a tema, perlopiù neomelodiche, motorini, auto, striscioni e palloncini. Dei modi per affrontare il dolore e dire addio a due giovanissimi che purtroppo non ci sono più.
Il sindaco di Francavilla Fontana Antonello Denuzzo, dopo aver proclamato il lutto cittadino, ha preso parte a entrambe le funzioni religiose celebrate da don Francesco Sternativo, cugino di Antonio e Gabriele. La prima funzione è stata quella per Antonio, alle 15, nella basilica minore del Santissimo Rosario (chiesa madre). La seconda, quella per Gabriele, alle 17, nella chiesa del Carmine. I due luoghi di culto e il loro esterno si sono riempiti di gente sia all’interno, sia all’esterno perché era ed è tanto l’affetto intorno ai due cugini e ai loro familiari. Il loro decesso, a soli 26 (Antonio) e 20 anni (Gabriele) ha lasciato sgomenta un’intera comunità, che ha dovuto perdere improvvisamente due suoi giovanissimi figli.
La morte è per loro giunta in concomitanza, per cause che un’inchiesta della Procura di Brindisi – con indagini delegate dal sostituto procuratore Giovanni Marino ai carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana – cerca di chiarire. Venerdì pomeriggio, il medico legale Domenico Urso ha effettuato le autopsie sui due corpi, mentre in seguito l’ingegnere Maurizio Sagace perizierà i due veicoli coinvolti nel sinistro.
Il dottor Urso, che si relazionerà con l’ingegner Sagace, presenterà la propria relazione entro 90 giorni. Intanto, ha colto le prime sfumature e campionato elementi biologici potenzialmente utili alle indagini. Sagace si concentrerà invece sulla parte materiale, non umana, del caso.
Un caso risalente, come detto, alla settimana scorsa. Erano le 16.30 circa di sabato passato quando – per cause, appunto, ancora da accertare – la Fiat Punto di colore grigio con a bordo i cugini Sternativo è uscita di strada mentre percorreva la strada provinciale 26 in direzione Francavilla Fontana.
Qui, in corrispondenza di una discesa e quindi di un dislivello, il conducente ha perso il controllo del veicolo che è finito in una piccola scarpata dopo essersi ribaltata più volte e aver persino divelto un albero d’ulivo.
Per Antonio e Gabriele non c’è stato alcunché da fare: sbalzati fuori dall’abitacolo a metri di distanza, sono morti sul colpo. Si era inizialmente pensato non vi fossero stati altri veicoli coinvolti, ma la denuncia di una testimone oculare ha cambiato il quadro. La donna ha riferito ai carabinieri come una Fiat Panda di colore bianco avesse tagliato la strada o urtato quella Fiat Punto di colore grigio, prima che quest’ultima uscisse di strada. Il giorno dopo lo schianto, un uomo di 69 anni si è presentato in caserma per ammettere come fosse stato lui al volante di quella Fiat Panda bianca, poi sequestrata.
Ne è nata l’inchiesta per omicidio stradale con fuga del conducente, nella titolarità del pm Marino. Intanto, i corpi di Antonio e Gabriele – qualunque cosa sia accaduta quel maledetto giorno – sono state tumulate nel cimitero della Città degli Imperiali e possono finalmente riposare in pace. Dopo quel grande abbraccio ideale che centinaia e centinaia di persone hanno voluto tributare loro, nonostante una fresca giornata in un triste fine settimana d’inizio ottobre.