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A Francavilla primo 25 aprile dopo 70 anni. E si celebra in chiesa. L’idea: anche un sit-in al Monumento



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Sarà celebrato in chiesa il 25 aprile a Francavilla Fontana, dove finora storicamente la Liberazione non ha trovato diritto istituzionale di cittadinanza. Non manca chi storce il naso – in primis Sergio Tatarano, presidente della locale Cellula Coscioni – dinanzi alla scelta di commemorare partigiani e antifascisti in un luogo di culto, quando la ricorrenza è laica per definizione. Intanto, però, giunge una proposta per far uscire dai confini della cappella del cimitero l’iniziativa: un sit-in il giorno della vigilia, il 24, nel piazzale del Monumento di corso Garibaldi.

La cerimonia istituzionale:

Alle 9, dopo la santa messa nella chiesa del camposanto, ci saranno prima i saluti del sindaco Maurizio Bruno, poi del delegato Anpi Brindisi Alessandro Rodia. Dopo di che, coordinati da Alberico Balestra, prenderanno la parola e renderanno testimonianza: Concetta Somma, Francesco Della Porta e Cosimo Penta. Infine, il primo cittadino deporrà una corona d’alloro sulle tombe dei partigiani.

La polemica:

“Gravissimo – afferma Tatarano che i 70 anni della Liberazione dal nazifascismo siano celebrati in una chiesa, nonostante si tratti di una delle pochissime feste civili e laiche rimaste; credo che sia la prima volta (e il primo caso in Italia) in cui l’intera celebrazione del 25 aprile si tiene in un luogo di culto. Spero che l’Anpi si dissoci”.

L’alternativa:

“Per la prima volta in assoluto – scrive Antonio De Franco – nella storia repubblicana (e Costituzionale) di Francavilla Fontana viene celebrato il 25 aprile. Che si tratti del 70° è solo una coincidenza. La vera ragione sta nel lavoro di recupero della verità storica contrastando ogni negazionismo avviato da qualche tempo a questa parte.

Quindi, giorno 25 aprile 2015 presso il cimitero si terrà una manifestazione. Il luogo scelto, il Cimitero, può apparire come una sorta di rinchiudersi in un isolamento ma chi ha penato all’iniziativa ha avuto le sue buone ragioni considerato che la comunità francavillese rispetto alla ricorrenza della Liberazione dal nazi-fascismo è come il fisico di un traumatizzato in riabilitazione fisioterapica.
Mi rivolgo ai giovani francavillesi: e se facessimo un sit-in alla vigilia, la sera del 24, casomai in piazza Monumento a sostegno dell’iniziativa ufficiale del 25?”

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