In più occasioni non ha rispettato gli obblighi connessi alla misura cui era sottoposto e, dunque, la Corte d’Appello di Lecce ha emesso a suo carico un’ordinanza di sostituzione degli arresti domiciliari con la custodia cautelare in carcere. Il provvedimenti è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Oria, i quali hanno accompagnato il 26enne oritano Gianluca Rubino nel penitenziario di Brindisi. Rubino non è sconosciuto alle cronache locali. Oltre a essere indagato in relazione a una presunta associazione per delinquere finalizzata ai furti d’auto, nella notte tra l’1 e il 2 ottobre scorsi era stato gambizzato con un colpo di fucile a Veglie, in provincia di Lecce, e successivamente trasportato in ospedale nel capoluogo salentino. Qui era stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico per l’amputazione dell’arto inferiore ferito. In quell’occasione, Rubino era stato arrestato per evasione dai domiciliari. Successivamente, il 26enne e la sua compagna erano stati denunciati dai carabinieri in forza a Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Francavilla Fontana, che in casa loro avevano trovato e sequestrato: una Fiat 500 precedentemente rubata a San Pancrazio Salentino e di proprietà di un 46enne sanpancraziese; due centraline elettriche per auto; due kit di grimaldelli per aprire le serrature delle auto, una coppia di jammer (disturbatori di frequenze) e cartucce calibro 12 a pallini.