Truffa ai danni dell’Azienda sanitaria locale. Questa l’accusa per la quale, stamattina, è stato arrestato e posto ai domiciliari un impiegato del Dipartimento di prevenzione dell’Asl di Brindisi. Questi avrebbe falsificato le ricevute del pagamento dei ticket per prestazioni sanitarie e certificazioni medico-legali, consegnate agli utenti, per intascare in proprio i corrispettivi. I casi esaminati dai carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità di Taranto, che hanno eseguito a carico del dipendente infedele un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip su richiesta del Pm, sono 860. I militari hanno anche proceduto al sequestro sui conti intestati all’indagato di 22.476,20 euro, somma pari a quella di cui si sarebbe indebitamente appropriato. La sua condotta, oltre ad aver procurato un danno economico all’Asl, ha prodotto conseguenze negative anche agli stessi utenti: per loro nessuna possibilità di rimborso del ticket in caso di mancata fruizione della prestazione medica né di conguaglio Irpef in sede di dichiarazione dei redditi.