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Droga dall’estero alla provincia di Brindisi, tre pesanti condanne dopo l’operazione “Finibus”

I soldi, quasi 403mila euro, trovati in un pollaio

Condanne in abbreviato per tre delle persone coinvolte nell’operazione “Finibus” che scoperchiò un in gente traffico di stupefacenti: cinque anni, nove mesi e 22 giorni di reclusione per la 50enne oritana Semira Ruggiero; sei anni, quattro mesi e 13 giorni per l’oritano Simone Nucera; cinque anni, cinque mesi e 29 giorni per Maria Grazia Mileto, residente a Torchiarolo. Nei loro confronti i carabinieri delle Stazioni di Oria e Torchiarolo hanno eseguito gli ordini di carcerazione emessi dalla Procura generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Lecce.

L’indagine denominata “Finibus” fu avviata nel mese di marzo 2015 dai militari della Compagnia di Francavilla Fontana e tesa a disarticolare un gruppo dedito a una fiorente attività di traffico, detenzione e spaccio di stupefacenti. Furono in totale 15 le persone arrestate in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare.

Tutto cominciò quando una 29enne di Oria fu trovata in possesso di un ingente quantitativo di hashish, con gli investigatori che poi spostarono l’attenzione su sua madre e su altri soggetti in vario modo a loro collegati. Emerse quindi un importante spaccato circa un giro di cocaina provenienti dalla Germania e dall’Olanda e destinata alla provincia di Brindisi con guadagni imponenti rispetto alle cifre d’acquisto alla fonte.

In pochi mesi i carabinieri effettuarono diversi sequestri di droga, tra i quali uno da 40 chili di cocaina suddivisi in 40 panetti, nascosti in un doppiofondo di una Peugeot 3008. Oltre a questo maxi sequestro anche diverse dosi di stupefacenti e materiali per pressatura, pesatura e confezionamento delle sostanze, talvolta occultate in muretti a secco e località rurali.

Nel corso dell’operazione furono anche sequestrati 400mila euro in contanti dapprima nascosti nello zaino di un minorenne e poi messi al sicuro nientemeno che in un pollaio, dentro un bidone sotterrato in una buca. Il proprietario del pollaio, in seguito arrestato, riferì che qualcuno aveva scavato quella buca a sua insaputa. L’imponente attività gravitò attorno a una serie di persone che maneggiavano imponenti quantità di denaro, tra le quali proprio Ruggiero, Nucera e Mileto, i quali dovranno scontare le pene residue di cui sopra (residue in quanto hanno già scontato periodi di custodia cautelare).

Dopo le formalità, l’uomo è stato condotto nel carcere di Brindisi, mentre le donne nel ramo femminile di quello di Lecce.

 

 

 

 

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