Si riporta qui di seguito una lettera aperta di pubbliche scuse redatta da un cittadino di Oria – Raffaele “Ezio” Notarini – che nel mese di luglio 2019, con un commento su facebook, si era scagliato contro l’Amministrazione comunale di Oria. La sindaca Maria Lucia Carone, dopo aver letto gli strali del concittadino, l’aveva poi querelato:
Gentilissima Dott.ssa Maria Carone,
scrivo a Lei, anche nella sua qualità di Sindaco di Oria, e al Presidente del Consiglio Comunale nonché ai Consiglieri Comunali e agli Assessori tutti, quali componenti e rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, in relazione all’incauto e inappropriato post da me scritto in data 17 luglio 2019 e apparso sul social network Facebook, pubblicato dall’account a nome Mimino Pomarico.
Incauto poiché effettivamente recante un’offesa alla Sua persona e a tutti i componenti e rappresentanti dell’Amministrazione Comunale e inappropriato in quanto esorbitante dal legittimo esercizio della critica politica.
Mi dolgo delle parole del post scritte e indirizzate a Lei e ai rappresentanti istituzionali della Sua Amministrazione in quanto offensive della reputazione personale e diffamanti del ruolo istituzionale di ciascuno di Voi.
Mi rendo conto, altresì, della vis offensiva del mio post amplificata dalla larga e incontrollata diffusione degli insulti sulla piazza virtuale incautamente utilizzata, riconoscendo che la critica politica debba prima di tutto salvaguardare il rispetto della reputazione e dignità personale ed esprimersi nel confronto democratico delle idee e delle proposte.
Perciò, Signor Sindaco, mi scuso pubblicamente del mio comportamento riconoscendo, contrariamente a quanto scritto, in Lei e in ciascuno di Voi il rigore morale che si impone a chi assume responsabilità politiche e si propone alla guida di una comunità, al di là delle appartenenze e delle idee politiche di ciascuno.
E tanto faccio sia al fine di emendare il mio comportamento che al fine di sollecitare tutti, in special modo chi lo fa su Facebook, a un confronto e a una discussione pacati nei toni e che abbia ad oggetto il merito dei problemi e non come obbiettivo il vilipendio delle persone.
Auspico che le mie scuse possano trovare accoglimento e costituire ristoro all’arrecata offesa.
Cordiali Saluti,
Raffaele Notarini
