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Pneumologi dall’ospedale alle case dei pazienti: successo per una sperimentazione che proseguirà

L’ingresso dell’ospedale di Ostuni

Continua il servizio di assistenza domiciliare promosso dal Reparto di Pneumologia dell’ospedale di Ostuni, d’intesa con la direzione strategica della Asl di Brindisi, e rivolto a malati Covid in isolamento, pazienti in follow-up dopo l’infezione e a tutti quelli con problemi respiratori che siano impossibilitati a raggiungere le strutture ospedaliere. Dai primi di aprile a oggi sono stati seguiti a domicilio 71 pazienti.

“I medici di medicina generale e il Servizio di Igiene e Sanità pubblica – spiega il direttore dell’Unità operativa di Pneumologia, Pierluigi Pietro Bracciale – segnalano i casi e un medico del reparto, il dottor Salvatore Bellanova o il dottor Attilio Di Girolamo, si reca al domicilio del paziente. Il medico è dotato di tutti i dispositivi di protezione individuale e di ecografo polmonare portatile: effettua la visita, con saturimetria per misurare la quantità di ossigeno presente nel sangue, rilievo della temperatura, ecografia toracica ed eventuale prescrizione di farmaci. Se è necessario viene eseguito il tampone: in caso di ricovero i pazienti positivi al Coronavirus sono portati al Perrino, quelli negativi all’ospedale di Ostuni. Se il ricovero non è necessario prosegue il percorso di assistenza domiciliare”.

“Questo servizio – aggiunge Bracciale – è nato come progetto sperimentale e abbiamo deciso di proseguirlo perché ha avuto un ottimo riscontro sia tra i medici di base che tra i pazienti”.

L’équipe di Pneumologia dell’ospedale di Ostuni si occupa di pazienti non Covid, dai casi di insufficienza respiratoria alle polmoniti batteriche. Il dottor Bracciale è affiancato in reparto da quattro pneumologi, un infettivologo e quattro infermieri per turno, con un rianimatore reperibile h24.

UFFICIO STAMPA ASL BR

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