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Gli “angeli del soccorso” (118): «Sfruttati prima e durante il Covid, ora intravediamo la luce grazie all’internalizzazione»


Di seguito si riporta il racconto di “quelli dell’ambulanza”, come si definiscono, di quelli che – solo qualche tempo fa – sono stati definiti non solo eroi, ma addirittura “angeli del soccorso”:”Dopo anni di soprusi e di sfruttamento noi diciamo basta. A pochi giorni dalle elezioni, sui social siamo al entro dell’attenzione. Per noi si è aperto uno spiraglio: l’internalizzazione nelle Asl. Internalizzazione che ci darebbe una tutela lavorativa e una dignità umana e sancirebbe la fine dello sfruttamento del lavoro nero, per quanto legalizzato dallo Stato.

Dovreste sapere come lavorano oggi queste persone, cioè noi, prima del Covid-19 e soprattutto durante l’emergenza sanitaria. Con quali tutele? Il volontario che si contagia per soccorrere un paziente non ha alcuna tutela, non ha diritto a nulla e deve rimanere a casa senza che nessuno lo aiuti economicamente. I dipendenti sapete che contratto misero hanno? Sapete se le turnazioni che facciamo? Se sono regolari? Sapete se realmente riposiamo= Costretti a fare servizi extra senza alcun rimborso…

La dittatura, o sfruttamento, le continue minacce subite da queste finte Onlus o finte associazioni di volontariato. Diciamo basta ad un sistema contorto! Sia chiaro: non siamo contro i nostri presidenti.

Slo che dopo ciò che abbiamo fatto e ampiamente dimostrato negli scorsi difficilissimi mesi, chiediamo dignità lavorativa e umana. Lo chiediamo ai politici e in particolare a chi amministra.

Quindi, ringraziamo per la delibera sull’internalizzazione e speriamo che sia così e per tutti in tutta la regione”.

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