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Strappa il cartello del caseificio con le offerte per i bisognosi: da capire il motivo, indagano i carabinieri


C’è da capire il perché: è questa la grande incognita di un gesto strano, molto strano. Intorno alle 15,30 del 24 febbraio scorso, era di mercoledì, un ciclista o, se si preferisce, un cicloamatore, con tanto di costosa bici al seguito, ha raggiunto il punto vendita di PezzaViva in via Epitaffio 45, ad Oria e si è letteralmente accanito contro un cartello: l’ha adocchiato, si è avvicinato e infine l’agguantato e strappato, come testimoniano le immagini registrate dal circuito chiuso di videosorveglianza.

Quel volantino, affisso sopra la ringhiera del negozio, recava una promozione molto particolare e, soprattutto, benefica: il 20 per cento in più di sconto per i beneficiari dei buoni spesa emessi dal Comune di Oria emessi dal Governo. Un’iniziativa che, per cause d’accertare, non è andata a genio al misterioso ciclista-cicloamatore, che ha deciso di farne strame.

Come dimostrano le immagini, infatti, giunge sul posto, adagia la due-ruote per strada, si dirige al cartello e se ne disfa con nonchalance; una volta appallottolatolo, guadagna la via di fuga non prima di aver gettato la “refurtiva” in un cestino dell’immondizia. Uno smacco, quello dell’ancora ignoto autore del gesto che non è sfuggito né alle telecamere né, tantomeno, ai proprietari della rivendita, che infatti hanno sporto denuncia contro ignoti presso la Stazione carabinieri di Oria.

Il danno è tutt’altro che enorme, ma preoccupano proprio l’azione e il suo significato: chi ha ha voluto, in qualche modo, contestare l’iniziativa in favore dei meno abbienti? E, soprattutto, perché lo ha fatto? Sono interrogativi che si pongono i titolari di PezzaViva e, da ieri, anche i militari dell’Arma oritana che, ricevuta la denuncia di parte, coordinati dal luogotenente Roberto Borrello, hanno acquisito i filmati e avviato le indagini del caso.

In assenza di un furto bell’e buono, di una rapina, di un qualsiasi altro reato cosiddetto predatorio, resta una sola: perché? Perché strappare un volantino promozionale rivolto alle fasce più deboli della popolazione, infatti, destinatarie dei contributi ministeriali? Un interrogativo che, anche solo per curiosità, sicuramente merita una risposta. Si è trattato, magari per interposta persona, di un concorrente commerciale indispettito? O di un mancato beneficiario degli aiuti di Stato? O altro ancora? In presenza di una regolare denuncia, saranno le indagini – probabilmente – a stabilirlo. Resta, ad ogni modo, la stranezza del caso.

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