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Con chi inquina o con la Brindisi inquinata? “Noi del Pd scegliamo la mediazione”

Il Consiglio comunale di Brindisi (foto Brindisioggi.it)
Il Consiglio comunale di Brindisi (foto Brindisioggi.it)

Dopo giorni di polemiche sul deludente Consiglio comunale di Brindisi che in merito alla questione energetica e quindi ambientale in città ha ancora una volta deciso di non decidere, il Partito democratico torna a rivendicare con forza e orgoglio la sua scelta di mediare tra gli interessi contrapposti in campo. E lo fa con un comunicato a firma della segreteria provinciale. Con chi stare? Con la Brindisi che inquina o con la Brindisi inquinata? Con gli ambientalisti o con i lavoratori? Per il Pd la scelta migliore è quella dell’equidistanza (o equivicinanza). Una scelta che i democratici definiscono “riformista”, certi che il riformismo sia sinonimo di moderazione e non di coraggio di fare scelte chiare e nette, magari scomode, in contrapposizione con uno degli interessi in campo, ma chiare, capaci di riformare, appunto, lo status quo. Invece per il Pd è meglio sempre stare in mezzo, magari rinviando sine die qualunque decisione.

“E’ nostra convinzione – si legge nella nota del Pd – che compito della politica ed in particolare di Partiti moderni e Riformisti, come il PD, sia quello di mediare tra interessi, in un atteggiamento di rispetto e di ascolto tra posizioni contrapposte. Pertanto comportamenti di sconsiderata arroganza e protervia nei confronti di quanti hanno espresso punti di vista differenti dalla propria, non appartengono alla cultura e all’idea di politica del Partito Democratico.

“​Lo spettacolo che la politica ha dato nell’ultimo consiglio comunale e quanto sta accadendo anche nei giorni successivi, su un tema tanto delicato quanto centrale per il futuro della nostra comunità, vale a dire il rapporto tra ambiente, salute, lavoro e produzione, non è gratificante.
​In tutti questi anni il Partito Democratico si è caratterizzato come il soggetto politico che si è sforzato di trovare, su posizioni avanzate, le mediazioni possibili. Abbiamo provato a sfidare gli ‘ambientalisti del No a prescindere’ da un lato e gli ‘industrialisti del Si sempre e comunque’ dall’altro, a provare a discutere, mediare, avendo verificato che negli anni la contrapposizione frontale non ha prodotto, né miglioramenti per la salute e l’ambiente, né tantomeno negli investimenti e nei posti di lavoro.
​Ricordiamo ancora il forum sul tema organizzato a Brindisi nel novembre del 2011 concluso con l’intervento di Pierluigi Bersani, dove avemmo l’ardire di far intervenire nello stesso luogo i rappresentanti dei movimenti ambientalisti e i rappresentanti delle società elettriche Enel ed Edipower. Li dimostrammo che non fosse utopia! La discussione chiara e trasparente avvenne, in sintesi, su punti chiari: No al rigassificatore a Brindisi (allora la vicenda era ancora aperta); la chiusura della centrale Brindisi Nord; la riduzione della quantità del carbone e degli inquinanti per Enel.
​Questi elementi sono stati anche ribaditi nel programma elettorale del CS a Brindisi, e anzi, l’idea di far nascere una coalizione in cui si coniugavano sensibilità e idee diverse su queste questioni, poteva essere il punto di svolta con il quale far fare, finalmente, sensibili passi in avanti alla città.
​Il contributo dell’Azione Cattolica, il documento dell’Ordine dei Medici, sono un valido contributo al confronto, che vanno tenuti in debita considerazione.
​Il documento elaborato dalla Segreteria Provinciale e approvato alla unanimità dalla Direzione Provinciale è la base su cui poter proseguire il lavoro intrapreso qualche anno fa, e sul quale aggregare le risorse migliori della comunità brindisina.
​A tal proposito – promette il Pd – nei prossimi giorni avvieremo incontri e iniziative pubbliche per arricchirlo”.

E. M.

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