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Oria, il sindaco Pomarico replica a Carone e ci va pesante: “E’ senza pudore politico. Dispettoso, irresponsabile e malandrino”

Tommaso Carone
Tommaso Carone

“Il consigliere Carone ormai naviga senza bussola e pudore politico. I suoi metodi sono irresponsabili, dispettosi e malandrini”. Ci va giù pesante il sindaco di Oria Cosimo Pomarico replicando al consigliere d’opposizione (ex maggioranza) Tommaso Carone, che lo ha criticato nei giorni scorsi per aver presentato in Consiglio il progetto per l’area archeologica di via Erodoto di Alicarnasso, senza dare alla minoranza la possibilità di poter visionare prima del voto in aula.

“Devo subito confermare – scrive il primo cittadino – che provo profondo rispetto e stima per tutti i Consiglieri Comunali di opposizione impegnati a svolgere bene il loro ruolo, ma non posso dire la stessa cosa per il Consigliere Tommaso Carone. Il Consiglio Comunale è legittimo, i termini sono stati rispettati e le carte sono state messe a disposizione di tutti! Chi sostiene di non averli potuti visionare è solo perchè non li ha voluti visionare!”. Insomma, per Pomarico, la presentazione del progetto non è avvenuta fuori tempo massimo. Anzi, proprio la corsa contro il tempo ha reso necessario accelerare la procedura per non perdere i finanziamenti. Secondo il primo cittadino però Carone, pur consapevole di ciò, ha messo a repentaglio l’intero piano per una bega politica.

Insiste Pomarico: “Chi, come il Consigliere Carone, in modo irresponsabile, dispettoso e malandrino, ha tentato di far rinviare un argomento così importante a nuovo Consiglio Comunale lo ha fatto, ben sapendo, che tutto poteva saltare definitivamente e, che, il “finanziamento” previsto poteva essere non più disponibile, non curandosi del danno storico che avrebbe prodotto alla Città di Oria per una occasione non più ripetibile. Su questo progetto, l’Amministrazione comunale ha lavorato per più di due anni, acquisendo il parere positivo della Regione, della Soprintendenza ai Beni Culturali, di quella Monumentale, della Commissione Paesaggistica e dell’Ufficio Tecnico comunale”.

“Per quanto attiene – conclude il sindaco – la paventata perdita del finanziamento per la voragine di contrada Danusci, il consigliere fuoriuscito, che naviga ormai senza bussola, isolato e senza più pudore politico, sa bene che per quel progetto, ancora in stato embrionale, era previsto il versamento di una cospicua quota di cofinanziamento che il Comune di Oria non poteva permettersi, in quanto impegnato in una operazione di rientro di oltre 1 milione di euro per evitare lo sforamento del patto di stabilità con le pesanti sanzioni previste dalla legge. Se oggi, infatti, possiamo portare avanti e completare il programma sul quale stiamo concretamente lavorando è perché, questa amministrazione, ha mantenuto una sana gestione della spesa pubblica e la giusta lungimiranza circa l’individuazione delle priorità da sostenere e realizzare. Tutto il resto è noia”.

E. M.

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