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Brindisi, chiesto il processo per Consales e altri cinque. FI e Bbc: “Così non si può andare avanti. Non c’è serenità”

Il capogruppo di FI Mauro D'Attis e il sindaco Mimmo Consales
Il capogruppo di FI Mauro D’Attis e il sindaco Mimmo Consales

“Non mi esprimo nel merito della vicenda giudiziaria, posto che si tratta di una richiesta di rinvio a giudizio. È un dato, però, che sono questioni che riguardano l’Amministrazione comunale e non solo personali”. Così Mauro D’Attis, capogruppo di Forza Italia di Brindisi, dopo la notizia della richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura per il Sindaco ed altri 5, tra cui due dirigenti comunali, due imprenditori e l’ex direttore della sede di Brindisi di Equitalia. Le accuse sono di abuso d’ufficio, truffa e concussione. Secondo i pm il sindaco avrebbe continuatoa guidare l’agenzia di stampa “News Sas” – che gestiva i servizi di rassegna stampa e call center presso il Comune di Brindisi – anche dopo la sua elezione a sindaco, e il passaggio della società nelle mani di altri (tanto che avrebbe continuato a usufruire anche dell’auto e dei telefoni della sua “ex” società). Il tutto per uun conflitto di interessi  da 428 mila euro, di cui 385 mila di debiti tributari e con enti previdenziali.

Il Comune di Brindisi risulta fra le parti offese, dal momento che il Consales sindaco ha continuato a prorogare l’incarico al Consales imprenditore (almeno secondo l’accusa), sottacendo inoltre con la complicità degli altri dirigenti indagati il debito in questione.

“Non posso sapere come andrà a finire – continua D’Attis – ma, come abbiamo già detto in svariate occasioni, così non c’è più la serenità per andare avanti, per risolvere i grandi nodi che riguardano la città. Oltre che ribadire questo, altro non possiamo fare. Sono i gesti degli altri che, se fatti con responsabilità, potrebbero riportare Brindisi alla serenità. E non sono iscritto al ‘partito del Commissario’, ma a quello del buon senso”.

Riccardo Rossi, consigliere comunale di Brindisi Bene Comune
Riccardo Rossi, consigliere comunale di Brindisi Bene Comune

Più dura la reazione di Brindisi Bene Comune: “E’ ormai evidente che con la richiesta di  rinvio a giudizio del sindaco e di alcuni dirigenti del Comune, per gravi reati che sarebbero stati compiuti durante il suo mandato, non vi sono le condizioni per continuare”. “In questo momento non si tratta di anticipare sentenze che solo la magistratura può stabilire, ma di opportunità politica. Può consentirsi una città come Brindisi un sindaco ormai debolissimo e facilmente condizionabile e ricattabile nelle scelte vista la sua posizione?  Può il Comune, parte offesa, costituirsi parte civile nei confronti del sindaco e di alcuni suoi dirigenti?”.
E ancora: “Si possono affrontare problemi serissimi quali il rapporto con le grandi aziende, la questione dei rifiuti , il Pug, le ingenti risorse da dedicare all’ampliamento del palazzetto con un sindaco che sembra avere un’esposizione debitoria di diverse centinaia di migliaia di euro anche verso istituti previdenziali e tributari?”.

Al Pd e alle forze di maggioranza e di opposizione lanciamo un appello: Non possiamo demandare tutto alla magistratura e ai suoi tempi , c’è un momento in cui la politica deve fermarsi e riflettere se questa situazione è sostenibile, se il rapporto con la città che chiede trasparenza e legalità può continuare con questa amministrazione”.

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