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Francavilla, giornata mondiale del libro con “Il Sud puzza” di Pino Aprile

La copertina del libro di Pino Aprile
La copertina del libro di Pino Aprile

Si riceve e pubblica:

“Il Sud puzza” è il titolo del libro di Pino Aprile, edito da Piemme, che verrà presentato 23 aprile p.v, in occasione della Giornata Mondiale del Libro, alle ore 19.00 presso il Castello Imperiali di Francavilla Fontana (BR).
Si tratta di un evento patrocinato dall’UNESCO per promuovere la lettura e la pubblicazione dei libri, ma anche la protezione della proprietà intellettuale attraverso il copyright, cioè il diritto d’autore. L’obiettivo è incoraggiare a scoprire il piacere della lettura e valorizzare il contributo che gli autori forniscono al progresso sociale e culturale dell’umanità.

Il C.P. Club UNESCO Francavilla Fontana quest’anno celebrerà tale ricorrenza con la presentazione di questo libro.
La Giornata Mondiale del Libro rappresenta un’occasione per sottolineare l’importanza del libro nella nostra vita. Un’opportunità, soprattutto in tempo di crisi, per ribadire che la promozione della lettura è un obiettivo concreto per la crescita economica e lo sviluppo della democrazia. Leggere produce ricchezza e progresso. E questo dato non deve stupire. Nella società tardo-moderna, dove l’informazione e la comunicazione rivestono un ruolo strategico, in cui l’obsolescenza delle conoscenze richiede un aggiornamento continuo, in cui i raggiungimenti della scienza e della tecnica rivoluzionano di continuo le nostre esistenze e le nostre abitudini, leggere ed aggiornarsi diventa quasi una necessità vitale, un’attività dettata dall’istinto di sopravvivenza.
Pino Aprile è giornalista e scrittore, pugliese residente a Roma. E’ stato vicedirettore di “Oggi” e di “Gente”; per la TV ha lavorato con Sergio Zavoli all’inchiesta “Viaggio nel Sud” e al settimanale del Tg1, Tv7. Autore di diversi saggi, accolti con successo e tradotti in molti paesi. Terroni, uscito nel 2010 è diventato un vero e proprio caso editoriale, per mese in vetta alle classifiche, e il successivo Giù al Sud, anch’esso un bestseller, hanno fatto di Aprile il giornalista “meridionalista” più seguito in Italia e gli sono valsi molti premi, tra cui il Premio Carlo Levi nel 2010, Rhegium-Julii nello stesso anno e il premio Caccuri nel 2012. Un viaggio a Sud per conoscere chi ha imparato e sta imparando ad alzare la testa. Un viaggio per superare stereotipi e pregiudizi e riconoscersi in un unico Paese che, insieme al contributo di ognuno, potrebbe cambiare e crescere. Insieme all’autore parteciperanno alla presentazione il Prof. Alessandro Marescotti , Fondatore e Presidente di Peacelink e il Prof. Pietro Filomeno che modererà l’incontro.

Con uno sguardo sociologico e partecipato, il libro ricostruisce la storia di un risveglio, anzi di molti risvegli. Di occhi che si sono aperti su realtà inaccettabili, di persone che hanno potuto guardarsi le une con le altre, che si sono riconosciute e hanno deciso di fondersi in comunità.
L’autore ci apre una finestra su un Sud al di fuori dei luoghi comuni, su persone stra-ordinarie che agiscono, si spendono, rischiano, indifferenti al pericolo, al ricatto, alle minacce. Come Lella Ottaviano, commerciante, la prima che ha avuto il coraggio di denunciare i camorristi che esigevano il pizzo e che ha reso Ercolano una città libera, e don Maurizio Patriciello, diventato una guida per le associazioni che vogliono liberare la piana del Volturno dai veleni che l’hanno trasformata in un inferno, e Giuseppe Di Bello, tenente della Polizia provinciale in Lucania, la cui vita viene demolita per aver osato denunciare l’inquinamento di un lago, causato da infiltrazioni di petrolio. Le storie che ci racconta sono avvincenti come un romanzo, l’affermazione di un riscatto che diventa sempre più vicino. E sono molte le cose che non vogliono sopportare più, il ricatto “o salute o lavoro” che per decenni ha avvelenato Taranto nell’indifferenza generale, i veleni della “monnezza” proveniente da molte zone d’Italia e accumulata in Campania, veleni che si infiltrano nella terra, che uccidono il cibo e le persone, ma che arricchiscono la camorra e tutti quelli che fanno affari con la criminalità organizzata, il pizzo che bisogna pagare ai soliti noti per riuscire a lavorare.
L’autore scrive: ”La geometria delle reti studia i collegamenti tra nodi, che possono essere persone, comitati, cellule cerebrali, centrali elettriche, quando questa rete raggiunge la connessione totale si ha un cambio di stato.”
Straordinario è il lavoro di geometria delle reti che ha fatto e che sta facendo Alessandro Marescotti fondatore della associazione ambientalista Peacelink rete telematica dedicata alla pace. Nata da un nucleo di pacifisti di Taranto, PeaceLink, conta oggi una trentina di collaboratori, un server a Napoli, due web master a Milano e a Londra. Secondo le stime del sito, i contatti mensili sono circa un milione e collocano PeaceLink tra i primi 100 siti italiani, già nel 1991 era inserita in rete telematica in un circuito nazionale e mondiale, prima ancora che fosse disponibile in Italia la rete Internet. Ha costruito ponti di pace e comunicazione in Africa e nei paesi dell’Est devastati dalla guerra con strumenti innovativi e nuovi anche alle forze armate. Oggi in prima linea, in rete con altre associazioni e comitati, contro l’inquinamento prodotto dall’ILVA di Taranto, facendo in qualche mese quello che non ha fatto in mezzo secolo il governo, la regione, la provincia e il comune.
Leggere apre la mente.

CP Club UNESCO Francavilla Fontana
Presidenza

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