Uno è stato trasferito, l’altro si è dimesso, il terzo arriverà solo a fine mese. Si parla di medici, che mai come di questi tempi al pronto soccorso dell’ospedale Dario Camberlingo di Francavilla sono merce rara: e finanche il dirigente, Giuseppe Marinotti, ha finito per fare i turni. Soluzione-tampone che però non risolve i problemi del reparto d’emergenza del nosocomio francavillese, ormai da tempo in sofferenza numerica con evidente disservizio soprattutto per i pazienti, oltre che per gli stessi medici costretti a orari massacranti anche nei giorni festivi. L’umore della truppa non è dei migliori, anche perché – come dimostrato dalla richiesta di trasferimento, accettata e deliberata dalla Asl, da parte del primo dottore e dalle dimissioni rassegnate da quello che era stato designato come suo sostituto – il Ps del Camberlingo non sembra uno dei più appetiti e appetibili. In realtà, alla fine, il sostituto è stato individuato, ma dovrebbe prendere servizio a fine mese, non prima. Il tour de force dei colleghi, intanto, con le festività ancora in corso e il bacino d’utenza che – complice il ritorno dei fuori sede – si accresce e supera le 100mila persone, prosegue. Ce la mettono tutta, i medici-reduci, ma sono pochi e affaticati: se il reparto non funziona a dovere, non è mica colpa loro.
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Nonostante tutto, nulla sarebbe cambiato. Il cattivo odore in contrada Salinelle, non lontano dal Santuario di San Cosimo alla Macchia, a Oria, non sarebbe mai