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Francavilla, compostaggio, Iurlaro (Fi): «Sì al confronto, no alla demagogia: non si parla di una discarica»

pietro iurlaro 2Si riceve e pubblica:

Mentre trovo risibili le contestazioni avanzate da parte di alcune segreterie cittadine, che per fini strumentali continuano a fare confusione tra i termini “discarica” e impianto di compostaggio, devo avanzare alcune perplessità personali circa l’individuazione, via delibera, fatta dal commissario prefettizio Maria Rita Iaculli.

Nell’ordine:

1-      Incredibile come, a fronte di una Regione governata da Sel e Pd e di una Provincia nelle mani di un commissario da ormai due anni causa voli pindarici dell’ultimo presidente,  tutte le colpe dell’universo debbano ricadere, secondo qualche aspirante e illuminato statista, sul commissario del Comune Maria Rita Iaculli o, addirittura, sulla passata amministrazione di Francavilla Fontana. Questo è un male, perché impoverisce la discussione la pone su un piano di discussione sterile, focalizzato solo su fini elettorali e propagandistici. Così, non si risolvono i problemi ma, anzi, si nascondono agli occhi delle comunità interessate.

2-      Sotto l’aspetto squisitamente tecnico, pur non essendo un professore (neppure, a differenza di qualcun altro, aspiro a spacciarmi per tale) mi preme sottolineare come un impianto di compostaggio non sia una discarica. Se a Francavilla, secondo quanto previsto dal Piano Regionale, vedrà la luce tale impianto, insomma, non sarà Autigno e neppure Formica. Discariche, appunto. Ampliate o “prorogate” dalla Ragione. Quelle su cui, anche, Forza Italia e il centrodestra hanno già da tempo espresso più di qualche perplessità, tra manifestazioni e monotematici. Dove noi centrodestra, non la Regione di Sel e neppure il Comune di Pd – Ncd, eravamo sempre presenti. E sempre abbiamo urlato il nostro NO!

3-      Come già sottolineato dal coordinatore provinciale di Forza Italia, on. Luigi Vitali “detti impianti, oltre a non essere inquinanti come le discariche ed avendo un impatto ambientale sostenibile attese le tecnologie di ultima generazione con le quali vengono realizzati, rappresentano un vantaggio enorme per le comunità dove vengono realizzate; infatti quei cittadini , oltre a non pagare nessun onere relativamente al costo del trasporto, vedono riconosciuta alla comunità una royalty da utilizzare per la collettività”. In termini pratici, questi vantaggi si tradurrebbero in una riduzione della Tares per i cittadini francavillesi. Un’imposta, se ben ricordo, particolarmente antipatica non solo ai contribuenti, ma anche a tutte le forze politiche. Le stesse che ora vogliono creare il solito clima da caccia alle streghe.

4-      Nell’incontro tra il commissario Maria Rita Iaculli con i 5 candidati sindaco, sarà importante, invece che puntare i piedi su posizioni populiste e controproducenti, cercare di capire per quale motivo l’amministrazione Comunale abbia indicato come sito le “immediate vicinanze del  raccordo autostradale con la S.S. 7, individuato in catasto al foglio di mappa 114, particelle 313, 314 e 326”. Una zona, quella industriale, dove potrebbe apparire effettivamente imprudente avvallare qualsiasi tipo di impianto di questa natura per la presenza di aziende e industrie, motore della Città degli Imperiali e fiore all’occhiello della nostra economia.

Ciò detto, la presenza di impianti di compostaggio a ridosso di zone residenziali già registrata in Italia, ferma restando la sostenibilità garantita dalle nuove tecnologie, non può evidentemente bastare per rassicurare gli imprenditori francavillesi. Sarà con questo spirito, quello del confronto e della chiarezza e non certo quello dello scontro propagandistico, che il candidato della coalizione di centrodestra Antonio Sgura incontrerà il commissario prefettizio. Perché questo è il ruolo che compete al buon amministratore e, più in generale, al buon politico.

Pietro Iurlaro

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