È stato sequestrato lunedì mattina nel porto di Brindisi un carico di circa otto tonnellate di miele prive dei documenti di provenienza. La merce era il carico di un tir condotto da un cittadino bulgaro ed era destinata a uno stabilimento di una industria campana attiva nella produzione e vendita di dolciumi, come hanno accertato i finanzieri del comando di Brindisi in collaborazione con gli operatori dell’ufficio doganale. Sull’autoarticolato c’erano due partite di miele. La prima, del peso di circa 7 tonnellate e suddivisa in contenitori da 25 chilogrammi l’uno, è risultata conforme ai requisiti perché attestava il luogo di origine e di arrivo sulle etichette, mentre un’altra partita di 800 chilogrammi, suddivisa in contenitori da dieci chilogrammi l’una, era priva del luogo di provenienza. Quest’ultima parte del carico è ora oggetto di attenzione da parte dei sanitari della Asl che stanno effettuando gli esami sui campioni prelevati per stabilirne la conformità. Potrebbe dunque trattarsi di un “semilavorato” che dovrà essere ulteriormente trattato e etichettato successivamente come “Made in Italy”.
L’assessora Ammaturo: “Non possiamo ancora impiegare i falchi contro i piccioni, ma lo faremo in seguito”
Di seguito una nota dell’assessora al Benessere animale di Francavilla Fontana Numa Ammaturo: L’anno scorso in collaborazione con il centro faunistico della Santa Teresa Spa,