Tra loro, c’è chi si sarebbe aspettato di più e chi, invece, il risultato elettorale non se l’aspettava ed è ora particolarmente soddisfatto.
Tra i soddisfatti, il posto d’onore spetta sicuramente a Bruno, che commenta “a caldo” con uno dei suoi tormentoni del periodo: «La mula è cotta», per dire che dopo 20 anni di centrodestra, eccetto una rapida parentesi, il centrosinistra torna protagonista a Francavilla arrivando per la prima volta al ballottaggio.
Soddisfatta anche Maria Caniglia del Movimento 5 Stelle, che aveva previsto per sé e per i suoi il 4 per cento e invece oggi si ritrova con un 5 e mezzo abbondante che potrebbe portarla diritta in Consiglio comunale.
Tra i delusi gli altri: in primis, il candidato del centrodestra Antonio Sgura, che sperava addirittura di chiudere la partita al primo turno, forte di sondaggi che – alla vigilia – lo davano addirittura oltre il 50 per cento (durante la nostra intervista multipla aveva parlato del 54 per cento).
Ci aveva creduto anche Domenico Attanasi, candidato del centro, il quale si aspettava – sulla base delle sensazioni raccolte sul campo – di arrivare perlomeno al ballottaggio e adesso chiede il riconteggio delle schede, sezione per sezione, considerato l’esiguo vantaggio di Bruno nei suoi confronti (poche centinaia di preferenze).
Deluso anche Michele Iaia che, con coerenza, determinazione e pacatezza, aveva rifiutato ogni accorpamento, nonostante un accordo – retroscena emerso oggi e che, alla luce dei risultati, sarebbe stato determinante – che gli era stato proposto dal candidato sindaco e collega Domenico Attanasi.
A loro, ai protagonisti di una campagna elettorale cruda – a tratti cruenta – e avvincente, abbiamo chiesto un’analisi “a caldo” del voto. Le solite risposte banali? Niente affatto. Dalle loro dichiarazioni emergono novità e spunti di riflessioni. Conviene ascoltarli.
