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Francavilla, Curto a muso duro: «Ncd vero sconfitto di questa campagna elettorale. Il nostro accordo con Vitali? Follia»

Euprepio Curto
Euprepio Curto

Si riceve e pubblica:

La prudente e serena analisi del contenuto della nota diffusa nei giorni scorsi dall’Ncd francavillese, con la quale il partito di Angelino Alfano si esibiva in un ingiusto, dissennato e intollerabile attacco personale rivolto al senatore Curto, impone che da questo momento siano chiusi definitivamente i rapporti tra i due gruppi politici.

Non essendo opportuno scendere allo stesso infimo livello degli estensori (e degli ispiratori) di tale nota, ci si limita ad alcuni dati che nessuna distorta e demenziale manipolazione può confutare.
C’è uno sconfitto certo in questa competizione elettorale, ed è il Nuovo Centrodestra. Soggetto incapace, sotto l’aspetto amministrativo, a realizzare una seconda lista, come invece sempre asserito sino a poche ore dalla scadenza dei termini per la presentazione delle liste medesime. In definitiva, lo stesso partito che, ove non vi fosse stato il contributo serio e leale di Progetto per l’Italia, avrebbe dovuto registrare una delusione ancor maggiore di quanto già non sia stata relativamente alla consultazione per il rinnovo del Parlamento europeo.

Un partito, il Nuovo Centrodestra francavillese che ha purtroppo riesumato, peraltro non essendo neppure capace di utilizzarlo nel migliore dei modi, il vecchio armamentario di ideologie sconfitte dalla storia, fatto di mistificazioni, manipolazioni e distorsioni della verità, che in questa sede si vuole lasciare alla cruda realtà dei numeri: Ncd voti 2546 e 11,65 in percentuale. Area Euprepio Curto: voti 2.825 e 12.93 in percentuali. Sempre, e ancora il senatore Euprepio Curto maggior suffragato, senza alcun bisogno, a differenza di altri, del ricorso ad oceaniche cene elettorali che, tra l’altro, suonano offesa e umiliazione verso quegli strati sociali che vivono da tempo in un grave stato di difficoltà economica.

Ma tutto ciò era ampiamente prevedibile. Molto meno prevedibile (o forse no!) era il livore da cui è apparsa impregnata la nota, e che avrebbe potuto costituire l’occasione per un pacato confronto politico. Anche perché – anche questo va rimarcato ai colti e agli incliti (mio Dio quanti ce ne sono!) – non può non esserci una civiltà della Politica nel confronto e, soprattutto, nello scontro.

Bene, sui due temi – il primo è riferito alla patologica dimensione del voto disgiunto – Progetto per l’Italia fa sua la valutazione dell’avvocato Attanasi a cui, ancora una volta, va la nostra gratitudine sia per come ha saputo interpretare la difficile competizione elettorale, sia per la speranza che da oggi molti francavillesi ripongono in lui per un quanto più rapido possibile processo di rigenerazione della classe politica locale.

Non si comprendono, invece, i motivi per i quali l’Ncd non abbia ritenuto di chiarire quali siano stati i motivi per i quali ha ritenuto di violare le regole più elementari che sono alla base di una coalizione, cercando con una ostinazione degna di miglior causa, di concludere accordi separati con il candidato della sinistra. Una ostinazione ed una presumibile avidità, più o meno giovanile di gestione, che raggiunge un sicuro risultato: quello di esaltare la dignità con cui gli uomini e le donne di Progetto per l’Italia hanno accettato un risultato in bilico fino alle ultime fasi dello spoglio, nonostante che proprio in tali fasi, e mentre il risultato poteva ancora arridere all’avvocato Attanasi, molto imprudentemente, dall’area dell’Ncd si sia levato la voce: diamo vita anche a Francavilla al cosiddetto “laboratorio”.

In sintesi. Una bruttissima pagina scritta da rozzi parvenues della politica, i quali, senza aver ancora raccolto un solo risultato positivo, ritengono di essere entrati nella Politica che conta.
Sarà compito dei futuri eventi politici dimostrare il contrario. Per quanto ci riguarda, ci appare sufficiente il non apparentamento con Forza Italia per dimostrare quanto folle e scientificamente provocatoria sia stata la tesi di un accordo pregresso tra il senatore Curto e l’onorevole Vitali. Tesi che ha raggiunto un vergognoso squallore quando addirittura è stato ipotizzato che tale accordo fosse stato consumato alle spalle dell’avvocato Attanasi.

La verità è che tra le tante attività in cui i politici, o i sedicenti tali, possono cimentarsi vi è anche quella di ricoprire il ruolo di ventriloquo di altri, e tutto ciò a discapito della propria dignità personale. Ma di questa opaca categoria sappiamo che sarà il senatore Curto ad occuparsene nel suo prossimo impegno editoriale.

Euprepio Curto, consigliere regionale e comunale

 

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