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NCD a rapporto: «Il nostro un successo a 360 gradi, ora si riparte da Francavilla: la prossima volta vinciamo noi e alle regionali puntiamo a essere il primo partito del centrodestra»

Da sinistra: Giuseppe Cavallo, Luigi Galiano, Massimo Ferrarese, Mimmo Bianco, Ciro Argese
Da sinistra: Giuseppe Cavallo, Luigi Galiano, Massimo Ferrarese, Mimmo Bianco, Ciro Argese

di ELISEO ZANZARELLI

«Siamo andati oltre le aspettative, ma abbiamo capito una cosa: nei comuni in cui siamo scesi organizzati, abbiamo raggiunto la doppia cifra; negli altri, no. Questo significa che da adesso in poi dobbiamo moltiplicare gli sforzi nei primi e concentrarci anche nei secondi, così da far diventare questo partito il primo partito del centrodestra in Puglia. Si riparte da Francavilla, dove da domani avrò una segreteria politica permanente per ascoltare la gente e tutti coloro i quali vorranno aderire a questo progetto: finora ho sempre trascurato questa città, che è la mia città, perché preso da altri impregni, ma è giunto il momento di occuparmene perché lo merita: le prossime amministrative qui le dobbiamo vincere noi».

C’era chi lo dava per deluso e scoraggiato dopo il fallimento della campagna d’Europa, invece Massimo Ferrarese arriva in forma, consapevole e raggiante all’appuntamento per l’analisi del voto del suo Nuovo Centro Destra, in corso Umberto I 59, quartier generale degli alfaniani a Francavilla. Al suo fianco, i veterani locali di questa campagna elettorale giudicata più che soddisfacente, anche se sarebbe potuta andare ancora meglio: il segretario cittadino Mimmo Bianco, quello provinciale Ciro Argese, i consiglieri comunali già eletti Luigi Galiano e Giuseppe Cavallo.

I primi a prendere la parola sono proprio questi ultimi due, che ringraziano gli elettori e specificano come fino alla fine, al di là delle dicerie e delle cattiverie, siano stati fedeli alla coalizione a sostegno del miglior candidato sindaco possibile: Domenico Attanasi.

«La nostra – ha dichiarato Galiano – è stata senz’altro una campagna elettorale vincente, abbiamo fatto tutto quello che dovevamo, apportando quel valore aggiunto che, all’interno della coalizione, neppure gli alleati in un primo momento si aspettavano: rispediamo al mittente ogni accusa ingiusta, in Consiglio comunale saremo un gruppo coeso e possiamo già assicurare che, nl pieno rispetto del nostro ruolo all’opposizione, ne vedremo delle belle».

Sulla stessa linea d’onda Cavallo: «Ringrazio tutti quelli che hanno creduto e scommesso in questo progetto e innanzitutto gli elettori che, ancora una volta, hanno inteso premiarmi: siccome non c’è stato alcun accordo con i candidati sindaci che sono arrivati al ballottaggio, nel prossimo Consiglio comunale faremo un’opposizione dura e spietata».

È poi toccato a Bianco procedere con l’analisi politica locale: «Siamo andati oltre le nostre più rosee previsioni – ha dichiarato il segretario – nonostante le numerose grane, anche interne, che abbiamo dovuto fronteggiare sin dalla nascita di questa realtà che, è bene ricordare, prima dello scorso febbraio neppure esisteva: quando abbiamo stretto l’accordo con la coalizione a sostegno dell’avvocato Domenico Attanasi, ultimo partito ad aderire, ci erano stati prospettati scenari idilliaci che alla fine non si sono avverati. Ci erano state prospettate quattro liste e almeno 6mila voti, mentre tutti quelli che avremmo portato noi sarebbero stati il surplus per vincere addirittura al primo turno: ebbene, alla fine, noi il nostro l’abbiamo fatto e oggi possiamo presentarci come il terzo partito di Francavilla, grazie al contributo fondamentale di tutti i candidati. Al ballottaggio potremo essere l’ago della bilancia, dopo che in campagna elettorale siamo stati i più convinti e leali nei confronti del nostro candidato sindaco Domenico Attanasi: smentiamo, qualora davvero ce ne fosse ancora davvero bisogno, ogni illazione circa nostro un tradimento, per giunta studiato a tavolino, ed evidenziamo come queste teorie post-elettorali abbiano avuto un solo obiettivo, quello di distogliere dalla vera e sacrosanta analisi del voto, che vede noi quali primo partito della coalizione e gli altri dietro, dopo che abbiamo garantito più di quello che avevamo promesso. Lo ammettiamo: per il ballottaggio, abbiamo trattato con Bruno, ma per rispetto nei confronti del partito e degli elettori abbiamo chiesto un apparentamento ufficiale e alla luce del sole: ci è stato negato, dunque abbiamo declinato altri tipi di offerte inadeguate. L’8 giugno invitiamo il nostro elettorato a votare, ma seguendo unicamente la propria coscienza».

Dopo Bianco, Argese: «Guardiamo avanti: oltre questo piccolo miracolo costruito dal nulla: a febbraio neppure esistevamo, mentre oggi possiamo fregiarci di numeri a due cifre in diversi comuni della provincia. Il nostro è un partito in fase di costruzione e, al di là di qualche dato lusinghiero, come quello di Francavilla, siamo sempre e comunque all’inizio di un percorso che ci darà, speriamo, altre e tante soddisfazioni. Lo dico molto obiettivamente: se Attanasi non avesse potuto contare sull’apporto di Ncd, avrebbe mancato il ballottaggio non per pochi voti, ma per migliaia di voti. Un’altra mia opinione: fossimo arrivati al ballottaggio, avremmo vinto».

Infine, Ferrarese, che ha parlato tanto di Francavilla quanto, ovviamente, dei suoi risultati per il Parlamento europeo: «Chi mi conosce, lo sa: a me non piace affatto vincere facile, altrimenti oggi saremmo qui a parlare della vittoria al primo turno ottenuta al fianco del candidato sindaco del “Laboratorio” con il Pd, ossia Maurizio Bruno. La deroga per allearmi con Bruno mi era stata concessa, ma dopo l’esperienza fuori da Francavilla, ho preferito tentare un nuovo percorso, che a dato i suoi frutti. Nei centri in cui siamo stati presenti e nei quali ci siamo organizzati a dovere, siamo arrivati in doppia cifra, sfiorando addirittura il 30 per cento. Cosa succede ora? Succede che dobbiamo organizzarci meglio: dalla prossima settimana promuoverò i congressi cittadini nell’ottica di quello provinciale e poi cominciamo a pensare alle elezioni regionali del prossimo anno: il Nuovo Centro Destra deve diventare il primo partito del centrodestra in Puglia e, considerati i risultati odierni, ce la possiamo fare. In quanto a me, sia sufficiente questa considerazione: proprio l’altro giorno mi ha contattato il segretario nazionale dell’Udc, Lorenzo Cesa, per farmi i complimenti, mi ha detto: “Massimo, mi hai doppiato al Sud”. Tornando al futuro, abbiamo una sola preclusione su scala nazionale e locale: mai insieme alla Lega Nord, dato che nostro obiettivo è diventare una sorta di Lega Sud, in grado di fare gli interessi di questo territorio e non di altri. In questo progetto, ho deciso una cosa importante: ripartirò da Brindisi e, in particolar modo da Francavilla, che per diversi motivi finora ho sempre trascurato eppure merita: da domani questa in corso Umberto I sarà la mia segreteria politica, in cui accoglierò i consigli di tutti coloro che vorranno prendere parte a questo progetto. La prossima volta, dopo anni di sgoverno, qui vinciamo noi e finalmente questa città avrà quello che si può definire un governo locale».

Non poteva mancare una parentesi dedicata alle regionali, ed è sempre stato Ferrarese a dire la propria: «I tempi sono prematuri per dire come ci comporteremo, ma già oggi posso dire che Ncd in Puglia farà parte di una coalizione sin dal principio. Di quale coalizione? Chissà. Un’idea ce l’ho, ma il mio punto di vista, forte dei dati pugliesi, lo esporrò nella direzione nazionale del partito. L’obiettivo sarà in ogni caso superare la quota del quota 10 per cento e non ripetere l’errore fatto con e dall’Udc, cioè quello di non ritagliarsi una posizione chiara nello scacchiere politico nazionale e locale: altrimenti, ribadisco, saremmo qui a parlare dell’ennesimo trionfo del Laboratorio, di assessorati e programmi amministrativi per Francavilla, non di progetti per il futuro, un futuro che ci vedrà comunque protagonisti».

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