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Francavilla, Sgura: “Quella di domenica sarà una scelta di campo. Gente nuova al mio fianco”

FRANCAVILLA FONTANA – Una scelta di campo. Per il candidato sindaco del centrodestra di Francavilla Fontana Antonio Sgura il voto di domenica sarà questo, né più né meno che una scelta tra due mondi opposti, da tra due modi diversi di concepire e vivere la politica. Lo ha ribadito questo pomeriggio nel corso dell’ultima conferenza stampa convocata per chiudere la campagna elettorale e lanciare l’appello al voto: anche e soprattutto ai moderati, rimasti orfani dopo il voto di 10 giorni fa di un proprio candidato sindaco. “Domenica – ha esordito Sgura – Francavilla deciderà il suo futuro. Mai come in questo momento il populismo, l’incoscienza e la totale mancanza di buon senso ed esperienza, rischiano di sedere ai posti di comando della nostra città. L’incapacità di governare, di cui la sinistra sembra quasi farsi vanto, è però un lusso che non possiamo concederci. È quindi bene chiarirlo. In palio domenica non c’è mica la Coppa del Nonno. Non è una partita di calcio. Non è, neppure, un torneo di bocce. Vinti e sconfitti non torneranno a casa in una notte di amarezza o esaltazione. Piuttosto, si dovrà tornare alla vita di tutti i giorni. La nostra, quella della nostra famiglia. Dei nostri figli. E sta proprio a noi decidere a chi affidare il nostro e il loro futuro”.

Un momento della conferenza stampa
Un momento della conferenza stampa

“La scelta – ha proseguito Antonio Sgura – è netta e decisiva. Da una parte, la parte del candidato sindaco Maurizio Bruno, abbiamo la disastrosa esperienza di chi, in prima persona come assessore provinciale e poi, spulciando i nomi della sua squadra, di chi già si sente arrivato dopo anni (decenni) di fallimenti politici si troverà a fare i conti, quelli dei contribuenti, basandosi su ideologie e promesse che mal si coniugano con la complessa e delicata macchina amministrativa propria di un Comune. Francavilla Fontana in primis. Da questa parte, la nostra, avete invece chi, proprio di accertata competenza nella sua professione, si ritrova ora a ricoprire il ruolo di traghettatore per tanti giovani che, forti di voti, buona volontà e preparazione, non vogliono rinnegare il passato ma, di certo, sono pronti a migliorare il loro futuro”.

Significativo il passaggio del suo discorso a quello che Antonio Sgura farà dalla prossima settimana, se chiamato dai cittadini a vestire la fascia tricolore: “Non lavorerò da solo – spiega – anzi, lo farò circondato di gente nuova, forze fresche, già legittimate dal voto e che, anche per questo, meritano una consacrazione. Lo faremo insieme, in un contesto sociale ed economico che ancora vede Francavilla come uno dei più importanti e più ricchi comuni dell’intera provincia”.

Schietto il riferimento al passato: “In questi anni, lo riconosco io per primo, sono stati fatti degli errori. E sarebbe da stupidi pensare di governare per anni senza commettere dei passi falsi. Ma è la dimostrazione che, nel passato, c’è stata una classe dirigente che ha lavorato. Perché solo chi non fa nulla, chi se ne sta con le mani in mano, non sbaglia mai. Ora, il mio compito è quello di rinnovare quella classe dirigente e di farlo seguendo le ideologie del centrodestra. Ora, oggi, il mio compito è quello di chiedervi il vostro voto. Adesso, il mio compito è quello di chiedere alla mia Città, la mia Francavilla, i miei concittadini, un voto di fiducia e di stima. Nei confronti della mia persona. Libera, indipendente, persino maledettamente cocciuta. Tanto da indispettire presunti poteri forti che, come per magia, hanno invertito la loro rotta verso quelli stessi lidi che promettono rinnovamento sulla base di menzogne e impreparazione”.

“Domenica – ha concluso Sgura – il vostro compito sarà quello di scegliere il destino ed il futuro della nostra Città. Scegliere me, scegliere Francavilla, scegliere quella cocciuta, per l’appunto, voglia di sistemare le cose. Ascoltando le famiglie, i giovani, gli anziani. Ascoltando chi abbia qualcosa da dire. Rinforzando la porta d’ingresso della mia abitazione che, proprio come il Castello Imperiali che immagino e anzi sogno e bramo, possa essere presa da benevolo assalto da chi voglia un sindaco pronto ad ascoltare. Potete fidarvi. Ti puoi fidare”.

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