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Francavilla, Camassa (Nova Era): «Non ce ne vogliano gli altri, ma dopo 20 anni noi lasciamo la strada vecchia per quella nuova»

Angelo Camassa, presidente associazione Nova Era
Angelo Camassa, presidente associazione Nova Era

Si riceve e pubblica:

«Un vecchio detto popolare recita: “Chi lascia la strada vecchia per quella nuova, sa ciò che lascia ma non sa cosa trova”.

Questo detto da qualche tempo, almeno in politica  è stato riveduto e corretto così:  <<chi la strada nuova vuol trovare quella vecchia deve asfaltare>> .

In estrema sintesi è sul confronto tra queste due perle di saggezza che tra poche ore la comunità francavillese sarà chiamata dover esprimere la propria preferenza.

Fuori dalla metafora domenica 8 giugno dalle 7 alle 23 circa 31 mila francavillesi dovranno decidere non del destino personale e politico dei due contendenti (Antonio Sgura da una parte e Maurizio Bruno dall’altra) bensì del proprio destino ovvero essere liberi di scegliere di continuare a fidarsi di percorrere la vecchia strada  di cui si conosce bene ogni cosa  compreso le buche , gli avvallamenti e sconnessioni varie. Oppure rendere nuova la strada “asfaltando” quella vecchia. Un scelta che si ripercuote su se stessi in quanto si è chiamati, volenti o nolenti, a dover percorrere la strada dell’amministrazione pubblica qualunque sia il mezzo di locomozione compresi gli arti inferiori.

Dunque si vada a votare perché non è affare di altri quanto si deciderà nell’urna elettorale.

E’ evidente chi delle due personalità in campo interpreta le possibili opzioni. L’evidenza è data non solo dalle loro storie personali e politiche bensì dagli ambienti operativi di supporto.

L’ambiente politico operativo di Sgura ha il suo zoccolo duro  in quelle personalità che nel bene e nel male hanno retto le sorti della città degli Imperiali negli ultimi 20 (la strada vecchia).

L’ambiente di  Bruno è fatta in larga parte di “over”  e  “under” quarantenni in molti casi anche senza un’adeguata esperienza politica. Questo insieme eterogeneo, ora di politica se ne vuole occupare magari percorrendo una nuova strada asfaltata.

Sia chiaro entrambi i contesti hanno pari dignità e legittimità di esistere e di professare il proprio credo. Non ci sono persone migliori o peggiori semplicemente persone che hanno ambizioni diverse, modi di pensare diverso. Il momento storico che stiamo vivendo non consente velleitarie e distruttive “guerre civili” di supremazia degli uni su gli altri, sono il rispetto e l’armonioso confronto gli elementi su cui si fondano le società civili moderne.

Poiché di modernità Francavilla ha un disperato bisogno, la nostra simpatia non può che stare dalla parte di chi vuole rendere nuova la strada asfaltandola (non solo in senso metaforico). Non ce ne voglia ne l’altro Candidato ne gli altri Concittadini che la pensano diversamente, la simpatia nasce semplicemente perché riteniamo che dopo 20 anni sia naturale e fisiologico che l’usura della strada necessiti di essere asfaltata. Questa azione  non può che far bene anche a chi ritiene che la vecchia strada cosi come è, può andare.

Buona scelta a tutti».

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