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Oria, il segretario non vuole le ferie, ma gliele danno: e arriva anche la sostituta. Due stipendi anziché uno a carico del Comune

ingresso-comune-oriadi ELISEO ZANZARELLI

Come già scritto in un precedente articolo, il sindaco di Oria, nei giorni scorsi, ha rammentato al segretario generale la possibilità di fruire di ferie arretrate. Quest’ultimo, però, ha risposto di non essere interessato, considerata l’imponente mole di lavoro da sbrigare in ufficio. Solo che poi il sindaco Cosimo Pomarico ha comunque chiesto all’Agenzia dei segretari di Bari una sostituzione per il periodo di assenza – nove giorni – del dottor Antonio Missere. E l’Agenzia ha prontamente nominato una supplente, la dottoressa Maria Antonietta Desiati, che ha preso possesso della segreteria.

Missere, tuttavia, pure formalmente in ferie, è normalmente presente in municipio e continua nel disbrigo delle pratiche pendenti. La conclusione è dunque che oggi il Comune può contare non su uno, bensì su due segretari. Il che implica, ovviamente, una doppia spesa in termini di stipendi da corrispondere. Un fatto normale e fisiologico, quando il segretario prende le ferie. Un po’ meno ortodosso ed economico se il segretario si era detto disposto a rinunciarvi. Tanto più che Missere ha presentato ricorso contro le ferie forzate e, qualora gli dovesse essere riconosciuta la ragione, potrebbe addirittura essergli riconosciuto un risarcimento aggiuntivo.

La questione, lungi dal risolversi in ambito giuslavoristico, affonda le radici nel rapporto, ormai compromesso, tra l’attuale amministrazione e, per l’appunto, il segretario generale, nei cui confronti è stata non a caso disposta la revoca dall’incarico. Obiettivo di Pomarico e dei suoi pare pertanto quello di far trascorrere nella maniera più “indolore” possibile il termine entro il quale il provvedimento di revoca, secondo normativa, produce i suoi effetti. Si tratta di circa un mese, che in parte può essere coperto grazie al godimento da parte del dottor Missere delle ferie maturate l’anno scorso e quest’anno.

La querelle non sarà superata certo in modo soft, dato che il massimo dirigente ha contestato punto per punto gli addebiti che sono stati mossi nei suoi confronti e pare disposto a percorrere ogni strada possibile, entro i limiti del diritto, pur di dimostrare l’illegittimità dei provvedimenti adottati dall’amministrazione per rimuoverlo.

Sembra che il segretario Missere abbia denunciato alle autorità competenti una serie di presunte condotte illecite riguardanti dipendenti e funzionari del Comune, tra le quali anche diverse assenze ingiustificate da parte di un responsabile di settore.

In quanto alle ferie, il segretario le sta trascorrendo nella casa municipale e contesta duramente l’imposizione delle stesse. La tesi: i dirigenti, a differenza degli impiegati, stabiliscono quando e se andare in ferie sulla base dell’organizzazione interna del lavoro d’ufficio, anche rischiando sulla propria pelle di perdere definitivamente i giorni di vacanza pagati.

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