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Francavilla, stop all’accoglienza e alle parole: i migranti non ci sono più

imageL’accoglienza era appena cominciata ed è già finita: 29 dei 42 migranti sono stati trasferiti a Carovigno, in strutture più adeguate, mentre i restanti si sono allontanati volontariamente dal Laboratorio urbano “In punta di piedi” e dallo Sprar di via Zullino, lungo la strada per Villa Castelli, a Francavilla.

L’oggetto del contendere tra centrodestra e centrosinistra, tra quanti sostenevano «prima gli italiani, poi gli stranieri», è praticamente, improvvisamente cessato. Non c’è più neanche un siriano ospite del consorzio Nuvola, che ha funto unicamente e di fatto da centro di primissima accoglienza: un solo giorno di permanenza, poi tutti via.Chi per una ragione, chi per un’altra.

Stop alla gara di solidarietà, dunque. Stop alle raccolte di indumenti e generi di prima necessità. Stop al chiacchiericcio, anche. Stop ai “distinguo” e stop ai «non sono razzista, ma non vi pare che dovrebbero venire prima i francavillesi in difficoltà?».

Il Comune non ci perde nulla, anche perché l’ospitalità dei siriani in luoghi privati era interamente a carico del Ministero.

Non è detto che, in caso di necessità e qualora ci fosse il parere favorevole delle istituzioni a ciò preposte, nei prossimi giorni non potrebbero arrivarne di nuovi, migranti in fuga da un triste destino. Non è detto che così come dovessero arrivare, potrebbero essere nuovamente dirottati altrove. Non è detto che, siccome non si trovano in stato di prigionia, alcuni di loro non potrebbero nuovamente allontanarsi dai centri che li accolgono. Insomma, non è detto alcunché, ma la cosa certa e sotto molti aspetti migliore, forse, è che da questo momento in poi non si dirà più nulla di spiacevole, fino all’eventuale nuovo arrivo di altri disgraziati già reduci da viaggi della speranza da non augurare ad alcuno.

Il tempo dell’accoglienza, a distanza di appena 24 ore dal suo inizio, è già terminato, prim’ancora dei sopralluoghi e delle ispezioni dei luoghi annunciate e quasi minacciate in queste ore da autorevoli, e probabilmente nel giusto, esponenti politici.

Francavilla può tornare a concentrarsi su se stessa: strutture adeguate o meno, legittimità dell’accoglienza o meno, tra favorevoli, solidali, contrari e contrariati. I siriani se ne sono andati a Carovigno seguendo le istruzioni della Prefettura.

I 13 fuggiti già prima del trasferimento, invece, molto probabilmente Francavilla l’hanno lasciata di propria iniziativa in tempi non sospetti.

Eliseo Zanzarelli

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