Mancano ormai pochissime ore al concerto “evento” in programma questa sera a Manduria – piazza Garibaldi, ore 21 e 30 – della cover band dei Queen, guidata dall’istrionico frontman – e sosia di Freddie Mercury – Piero Epifani, alias Piero Venery. Uno spettacolo che a riflettori ancora spenti fa discutere da giorni per vicende che poco hanno a che fare con la nobile arte della musica, e molto col vile ma sempre gradito denaro. E perfino con la politica. Al centro delle polemiche, due ingredienti che mescolati assieme hanno provocato un mix esplosivo.
Innanzitutto le recenti grane col Fisco che hanno reso il leader dei White Queen celebre in tutt’Italia (con tanto di ospitata in Rai). Epifani è accusato di aver evaso decine di migliaia di euro, non denunciando al Fisco parte dei suoi compensi in anni di spettacoli ed esibizioni in giro per l’Europa. Addebiti che il cantante ha sì in parte provato a respingere, ma in altra parte ha anche ammesso. Buon senso vorrebbe che, in tempi di crisi e sacrifici quali sono i presenti, la politica desse l’esempio, non certo mandando in esilio il cittadino macchiatosi d’una colpa, ma quantomeno evitando di elogiarlo e premiarlo. Invece a Manduria è accaduto proprio questo, con l’amministrazione comunale Massafra che ha pensato bene non solo di far esibire i White Queen di Piero Venery in piazza, a scandalo ancora fresco, lodandone le doti, ma anche di pagare 1.200 euro l’esibizione. Le polemiche, da quando la delibera è stata pubblicata, non sono mancate, con l’opinione pubblica spaccata in due. Piero Venery nella sua città non ha mai suonato. I suoi tour sono stati anche di portata europea, ma lì, nella sua Manduria, non si era mai esibito. Farlo, a quanto pare, era un suo sogno. E a Manduria,le spese per realizzare i sogni, sono a carico del Comune. Anzi, dei cittadini.
