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Francavilla, Giudice di pace, Mancino e Ammaturo (NCD): «Una decisione contro i cittadini sopprimerlo»

Si riceve e pubblica da Dario Mancino e Numa Ammaturo (NCD) a proposito dell’ipotesi di soppressione, condivisa dalla nuova giunta comunale, dell’ufficio del Giudice di pace di Francavilla:

Mancino (coordinatore Noi Centro Giovani):

Dario Mancino
Dario Mancino

«Ho appreso con grande rammarico che l’Ufficio del Giudice di Pace di Francavilla Fontana, sebbene fosse stato inserito nel decreto firmato dal Ministro della Giustizia Orlando, che elenca le 285 sedi che avrebbero continuato ad operare per fare giustizia sul territorio, chiuderà i battenti. Ora i cittadini, già comunque colpiti dalla chiusura della sede distaccata del Tribunale, avranno difficoltà maggiori anche per i problemi più semplici quali ad esempio i ricorsi avverso le sanzioni amministrative, o per i risarcimenti dei danni derivanti dalla circolazione stradale. Saranno costretti a recarsi in Brindisi con l’aggravio di spese e con i disagi dovuti all’ingolfamento dell’ufficio che già ha accorpato i mandamenti di Oria, Ceglie, San Vito dei Normanni. Non comprendo perché la nuova amministrazione abbia preso la decisione di optare per questa scelta, in quanto credo che offrire un servizio al territorio sia l’azione politica più basilare è importante sotto mille punti di vista. Rendo l’onore delle armi all’ex amministrazione di Francavilla, per quanto possa essere stata discutibile sotto altri punti di vista, e quelle di Ceglie Messapica e Villa Castelli, per aver provveduto a mantenere questo servizio. Se il dado é tratto, pare proprio che verrà meno questo importante presidio di Giustizia, in una città che, come dicevo mesi addietro, ha bisogno di una svolta, uno scatto di reni che consenta ad essa ed a noi, di conseguenza, di tornare ad essere ciò che era in passato».

Numa Ylenia Ammaturo
Numa Ylenia Ammaturo

Numa Ammaturo (avvocato):

«Ritengo assolutamente irragionevole e inappetibile la decisione di sopprimere l’Ufficio del Giudice di Pace di Francavilla Fontana. Tale scelta, lungi dall’assicurare un effettivo risparmio di spesa per le casse comunali, comporterà, in primis, un disservizio a tutti i cittadini, i quali saranno gravati necessariamente da costi più elevati, in secondo luogo, precluderà ad una cittadina come quella di Francavilla Fontana di mantenere quel prestigio che merita. Da siffatte scelte, ritengo possa desumersi un totale disinteresse dell’amministrazione sia nei confronti dei cittadini, sia della categoria dei professionisti avvocati, che una palese e avvilente violazione del principio costituzionale di uguaglianza, posto che “farsi difendere” comporterà per i cittadini francavillesi dei costi più elevati rispetto ai cittadini del capoluogo».

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