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Soldi a pioggia per l’edilizia scolastica, ma in provincia di Brindisi solo briciole

fondi edilizia scolasticaDi questi tempi, sembrano una manna i quasi 11 milioni di euro che arriveranno in provincia di Brindisi per l’ammodernamento degli istituti scolastici. Se ci sofferma ad analizzare soltanto questo dato, magari si gioisce anche. Se, invece, come forse è più giusto fare, si leggono per intero le tabelle dei finanziamenti per l’edilizia scolastica approvate e pubblicate dal governo nei giorni scorsi, è facile notare come, rispetto ad altre province e soprattutto rispetto al Nord Italia, la provincia di Brindisi in particolare, oltre al Sud in genere, è costretta ancora una volta ad accontentarsi delle briciole. Molto probabilmente, peraltro, l’eventuale simpatia del governo centrale per le regioni settentrionali, ammesso che esista ed è legittimo presupporre di no, non c’entra affatto: si è trattato, più che altro, di difetti di programmazione e progettazione: mentre le regioni settentrionali hanno puntato al bersaglio grosso, quelle meridionali – per l’ennesima volta – hanno preferito accontentarsi. Non si spiega diversamente, dati alla mano, il fatto che delle tre linee di finanziamento previste dal governo Renzi, quella più gettonata per esempio nel Brindisino sia stata quella denominata #scuolebelle, a tutto scapito delle altre due: #scuolesicure e #scuole nuove. La prima forma d’intervento prevede infatti somme relativamente piccole, frazionate per più istituti scolastici, destinate a sommaria manutenzione, decoro e ripristino funzionale; la seconda, invece, consente messa in sicurezza, ammodernamento e rimozione delle barriere architettoniche; la terza, già più significativa, comporta infine interventi massicci o addirittura la costruzione di nuovi stabili destinati a scuole.

Ebbene, in provincia di Brindisi, soltanto Cisternino si è aggiudicato un finanziamento del tipo #scuole nuove e riceverà 300mila euro nel 2014 e circa 500mila nel 2015.

Per #scuolesicure (lavori da aggiudicare entro il 30 ottobre 2014 pena la perdita de finanziamento) ci sono poi: Ceglie Messapica (451mila euro circa), Cisternino , Oria (227mila euro circa), San Michele Salentino (circa 950mila euro), San Pietro Vernotico (un milione 150mila euro circa), San Vito dei Normanni (336 mila euro circa) e Torchiarolo (144mila euro circa).

Tutti gli altri centri, compreso il capoluogo, sono annoverati tra quelli destinatari dei fondi relativi a #scuolebelle: Brindisi (un milione 980mila euro), Fasano (circa 940mila euro), Francavilla (770mila euro circa), Ostuni (circa 400mila euro), Ceglie Messapica (343mila euro), Mesagne (circa 140mila euro),San Vito dei Normanni (circa 252mila euro), Oria (324mila euro circa), Carovigno (270mila euro circa), San Pietro vernotico (circa 173mila euro), Latiano (circa 170mila euro), Cisternino (circa 220mila euro), Erchie (circa 20mila euro), Cellino San Marco (circa 70mila euro), San Donaci (circa 60mila euro), Torre Santa Susanna (circa 135mila euro), San Michele Salentino (circa 84mila euro), San pancrazio Salentino (circa 133mila euro), Torchiarolo (circa 145mila euro), Villa Castelli (poco più di 110mila euro).

La Provincia, per le sue scuole superiori, è invece riuscita ad attrarre appena 451mila euro.

Sembrano grandi numeri, ma effettivamente non lo sono. Il raffronto con le regioni del Nord, ma anche solo con quelle del Centro, è impietoso: mentre qui arrivano soprattutto i soldi “spiccioli” di #scuolebelle, lì arriveranno principalmente fondi relativi a #scuolenuove, quindi più corposi.

 

 

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