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Francavilla, Nova Era sul Pug: «Il sindaco convochi un’assemblea per discutere con i cittadini»

Angelo Camassa, presidente associazione Nova Era
Angelo Camassa, presidente associazione Nova Era

Si riceve e pubblica:

Quali cittadini con interessi legittimi legati all’adozione del Piano Urbanistico Generale (Pug) nel comune di Francavilla F.na, riteniamo di dover intervenire pubblicamente anche in virtù della discussione che si sta alimentando in questi giorni sulla questione.

Premettiamo onde decifrare subito il nostro pensiero che non abbiamo condiviso la scelta del neoSindaco, già all’epoca della sua indicazione in campagna elettorale, nella nomina dell’attuale assessore al ramo. Certamente la nostra mancanza di fiducia non risiede nell’ambito professionale o umano, bensì sul piano strettamente politico. Riteniamo infatti che non ci debbano essere in politica gli stessi uomini quindi anche le stesse donne per tutte le stagioni compreso che siano state scelte per la loro professionalità. Rimane il fatto che sono state scelte politiche per ruoli politici, pertanto si ricade nell’ipotesi principale.

Questa nostra visione non ci ha condizionato nella scelta fatta a Giugno (ballottaggio) il palio in gioco era un altro, si trattava di scegliere un Sindaco e una strada su cui incamminarsi. Da una parte quella vecchia dall’altra quella nuova. La nostra scelta è stata resa nota pubblicamente, ed oggi ne sentiamo, per il nostro piccolo ruolo nella società francavillese, corresponsabili.

Nasce, dalla combinazione di essere cittadini interessati e di essere un corresponsabili della scelta effettuata, la cognizione che sulla questione PUG si debba riaprire la discussione. Tale cognizione deriva da due ragioni principali:

1. La sua genesi comprensiva della fase di proposizione e deposito dello stesso documento appartiene ad una stagione politica che non c’è più non per volere di qualche altolocato ma per scelta del popolo francavillese. Seppur l’indicazione dell’Assessore al ramo fu fatta in campagna elettorale la scelta operata dai cittadini Francavillesi ha dato fiducia ad una opzione circoscritta e rappresentata dal neoSindaco in cui la componente di rinnovamento e cambiamento doveva e deve essere la stella polare. Quindi non fiducia ad uno specifico atto tecnico-giuridico (redazione e deposito del Pug) ma ad un indirizzo complessivo incentrato sul cambiamento.
2. Pur avendo apprezzando la capacità tecnica e giuridica con cui è stato redatto il Piano Urbanistico depositato, risulta di difficile decifrare (escludendo fattori prettamente tecnici) quali siano i sostanziali obbiettivi del Piano stesso. Infatti come correttamente sostenuto dall’attuale assessore al ramo il PUG non è un piano di fabbricazione o un piano regolatore bensì è un piano o meglio un progetto con cui programmare, intendere e far sviluppare economicamente e socialmente un’area urbana come appunto è quella Francavillese.

Dunque il Pug non è questione da dirimere tra ingegneri e avvocati o tra architetti e ragionieri, bensì è questione Politica. Come dice la stesso termine (politica) è il Popolo che ne deve discutere. Chi ha responsabilità di governo del territorio, è con il Popolo che deve discutere. Relegare la discussione ad un semplice consiglio comunale monotematico o peggio ancora ad una sterile contrapposizione tecnico-giuridica tra addetti ai lavori, oltre a svilire il senso di elaborazione e proposizione del Pug, sarebbe un “tradimento”, a nostro parere, della domanda di cambiamento a cui francavillesi hanno dato una risposta operando una determinata scelta nel mese di Giugno scorso. Riteniamo che il cambiamento risieda (per quella che è stata la storia di Francavilla negli ultimi 15 anni) nella partecipazione diretta e consapevole di tutti i cittadini con pari dignità e diritti

Sicuramente gli aspetti tecnico giuridici sono rilevanti ma devono essere l’alveo entro cui far scorrere il fiume della discussione. Fiume, ne dobbiamo essere tutti consapevoli, che seppur dopo lungo e lento percorso non deve diventare carsico (scomparire) ma sfociare nel mare (adozione).

In virtù di quanto su esposto chiediamo pubblicamente al neoSindaco (quale unico interlocutore) di attivare nel breve periodo un’assemblea (o magari una serie di assemblee nei vari quartieri della città) pubblica dei cittadini in cui dopo aver illustrato, anche con l’ausilio di slide o quello che riterrà utile, i dati salienti e le prospettive contemplate nell’attuale Pug ascolti e ne faccia sintesi delle istanze migliorative che potrebbero emergere nell’ambito della discussione.

Confidiamo nel sagace spirito politico che contraddistingue il nostro neoSindaco a cui passiamo la parola.

Angelo Camassa, presidente associazione Nova Era

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