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Il parroco scrive a Lo Strillone: «Mai pensato di chiudere l’Acr, che è viva e rigogliosa: in autunno le piante eliminano i rami secchi»

Don Raffaele Giuliano
Don Raffaele Giuliano

«In autunno le piante naturalmente eliminano ciò che è secco e non serve e continuano la loro crescita più rigogliose di prima». Comincia così la lettera con la quale don Raffaele Giuliano, parroco della chiesa madre di Torre Santa Susanna, scrive a Lo Strillone e spiega la questione che l’ha riguardato nei giorni scorsi (leggi qui e qui) circa la paventata l’Azione cattolica ragazzi che fa capo proprio alla parrocchia di Santa Maria e San Nicola.

«Don Raffaele Giuliano non ha mai pensato di chiudere l’Acr – scrive il sacerdote – come è stato detto e scritto. Anzi, è stato sempre favorevole alla presenza dell’A.C. che “agisce” e “non pettegola” in comunione col Parroco, per il bene e la crescita umana e cristiana del territorio in cui è radicata, al servizio del Vangelo di Gesù e della comunione fraterna.

La lettera a Lo Strillone di don Raffaele
La lettera a Lo Strillone di don Raffaele

Di fatto le “sette volontarie in lacrime” di A.C. sono venute meno alle loro responsabilità liberamente e volontariamente senza avvisare né il Parroco né il Consiglio di A.C. della Diocesi di Oria, non partecipando alla presentazione diocesana dei testi di Acr e “dulcis in fundo” consegnando le chiavi dell’Acr parrocchiale senza richiesta del Parroco e senza dare spiegazioni.

L’Acr parrocchiale della Chiesa Madre di Torre S.S. – conclude don Raffaele – è viva e più rigogliosa di prima».

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