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Oria, il Medieval riapre oggi i battenti: tra armature, buona cucina, salotti e centinaia di libri. E per gli amici dello Strillone 10% di sconto

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Il Medieval GastroPub

20141105_211750Un castello, una birreria, un pub, un ristorante. Ma anche un angolo caldo e accogliente dove lasciarsi sprofondare nell’abbraccio di un comodo divano, fra le pagine di 500 libri sempre disponibili: volumi impilati su un antico camino, davanti alla cui fiamma scaldarsi sorseggiando un drink, circondati da arazzi, armature e stemmi che profumano di storia. Il Medieval Inn, che oggi giovedì 6 novembre riaprirà a Oria i battenti dopo il cambio di gestione, con il nome di Medieval Gastropub è tutto questo: qualcosa di più che un semplice locale, qualcosa di meglio che quattro mura fra cui sedersi, riempire lo stomaco e pagare. Il Medieval è ciò che vi sta in mezzo: è la possibilità di scegliere; scegliere come trascorrere una serata: davanti a una classica birra commerciale o a una pregiata artigianale di importazione belga, addentando una pizza di farina bianca o un impasto di cereali, grano, semolino, mais, fiocchi d’orzo e malto; stuzzicando “semplici” patatine fritte o deliziose verdure pastellate, aspettando una zuppa, una grigliata o un hamburger gourmet o vegeteriano.

Quelli che se ne intendono le chiamano “esperienze culinarie”. E nel locale tornato sotto la gestione della famiglia Dell’Aquila, che nel ’98 lo ideò e realizzò con l’aiuto di architetti inglesi, lo stimolo è ciò che non manca mai. Palato e olfatto sono stuzzicati dall’ingresso all’uscita. La ricercatezza è in ogni piatto, soprattutto nelle birre, selezionate grazie alla consulenza della Sib: una delle prime società di importazione beverage del Salento, specializzata nello scovare e commercializzare cantine birraie artigianali. Ma la peculiarità del Medieval è il pungolo donato agli altri sensi, e in particolare alla vista. Entrare nel Medieval è come varcare la soglia del tempo. Fin dal primo impatto.

Ritaglia o salva questa immagine e presentala alla cassa. Vale uno sconto del 10%
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20141106_104921Il locale è ricavato all’interno di un maniero realizzato sul finire dell’800. La famiglia Dell’Aquila, nota in tutto il territorio per aver avviato alcuni dei locali più rinomati delle province di Brindisi e Taranto (dalla Vecchia Oria al Bomber, dallo Zodiaco di Francavilla al Swami e al Planet di Campomarino), ha fatto del Medieval la sua punta di diamante. Nella sua realizzazione nulla è stato lasciato al caso. L’atmosfera storica, di impronta medievale, come la città di Oria in cui sorge, non è stata il frutto di un lavoro raffazzonato, ma concepita, ideata e realizzata da una equipe di architetti inglesi che hanno riprodotto fedelmente nel locale di via Francavilla cimeli, mobilia, suppellettili, arazzi e volte presenti in un qualunque antico castello d’oltre Manica. Ogni sala ha il suo nome, e ogni nome rivela quel che la sala contiene: c’è la sala dei Normanni, con arazzi e armature dell’antica popolazione nordica; c’è quella regale degli Windsor, c’è quella dell’Araldo, quella gotica e ovviamente la “Great hall”, la più ampia a disposizione. Più recente la “Sala dei rioni“, affacciata su un rigoglioso giardino, e decorata con stemmi e foto che ripercorrono la storia della città, con particolare riguardo per la rievocazione storica del corteo di Federico II e del torneo dei rioni.

20141106_10455120141106_104748Il merito del ritorno del Medieval all’impronta originaria, prima che la sua natura di pub si perdesse tra le pieghe di una gestione più indirizzata alla ristorazione classica, ha un nome e cognome: Alessandra Dell’Aquila. Laureata in Economia aziendale alla prestigiosa università “Bocconi” di Milano, seguendo solo corsi insegnati in lingua inglese, Alessandra si è immediatamente gettata nel mondo del lavoro, cogliendo ogni opportunità possibile in giro per il pianeta: “Ho studiato e lavorato 6 mesi in Cina – spiega – a Shanghai, poi in Messico, a Londra”. Quindi il grande nel prestigioso mondo Rcs. Per la divisione Rcs sport, quella che per intenderci organizza il giro d’Italia e altri eventi sportivi di livello internazionale, ha seguito il settore sponsorizzazioni per l’Inter di Moratti e Mourinho – quella che vinse tutto quello che c’era da vincere – per la Federcalcio, per l’Italian Open di golf, per la Lega di Serie B, la Lega Pallacanestro, la Federazione Pallacanestro italiana. A Londra si è occupata del mondo marketing della Puma.

“Ora però – spiega Alessandra Dell’Aquila – sento la necessitò di tornare alla mia terra, nella mia città, per proseguire quel cammino lastricato di successi nel campo della ristorazione che la mia famiglia ha avviato nel 1984. Il nostro territorio ha secondo me un potenziale immenso ancora non espresso. Ha solo bisogno di qualcuno che con idee nuove ed entusiasmo sappia come raccogliere quel potenziale, e tirarlo fuori. Lavorando e studiando in tre continenti ho potuto imparare molto, assorbire il meglio dei posti e delle culture in cui ho vissuto, e intendo mettere il frutto di tutto questo lavoro a servizio della mia terra, della mia famiglia e, per coloro che lo vorranno, dei miei clienti. Lavoreremo perché questo locale diventi un’appendice delle case di ognuno, un salotto, una cucina diversa ma accogliente come se varcare quella soglia fosse un po’ come entrare in casa di un amico”.

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